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32 rmo novembre/dicembre 2019 ECONOMIA vazione sostitutiva. Si tratta come dicevamo di una procedura informatica che permette di dare valore legale nel tempo a un documento informatico equi- parandolo all’originale cartaceo. I vantaggi pratici della conservazione sostitutiva sono evidenti (come dicevamo più in alto). A parte il risparmio di tempo e gli spazi necessari all’archiviazione vengono bypassati anche i rischi di smarrimento, danneggiamento o di- struzione del documento originale. A questo si deve aggiungere la estrema facilità di reperimento in archi- vio di un determinato documento. Accanto a questi adempimenti però ci sono dei van- taggi tangibili e molto interessanti. Ad esempio l’eso- nero dal tenere i registri IVA per chi utilizza regimi di contabilità semplificata e che emette solo fatture uti- lizzano i dati messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate. Inoltre, per chi emette solo fatture tracciate e di importo superiore ai 500 euro si riduce di due anni il periodo di accertamento fiscale. Quindi più fatture elettroniche per tutti? No, non è necessariamente così. Ci sono delle categorie che pos- sono evitare di utilizzare la fatturazione elettronica. Le eccezioni riguardano principalemente le cosid- dette Partite Iva che si avvalgono dei regimi di van- taggio fiscale o forfettari e infine, ma non riguarda il nostro mondo, i piccoli produttori agricoli. Qualche criticità resta. Se quella mostrata fino ad ora è la teoria, vediamo quali sono i principali problemi che si deve trovare ad affrontare chiunque debba fare o ricevere una fattura elettronica in seguito a una delle mille piccole attività quotidiane che vengono svolte. Per esserci caduti anche noi pensiamo a ristoranti e ben- zinai che sono molto spesso oggetto di scelta casuale e comunque non ripetitiva. Qui l’ammodernamento procede più lentamente che altrove. Infatti basterebbe poter utilizzare il QR Code abbinato a ciascuna partita IVA per facilitare le cose in maniera estrema. Invece non è così, perché spesso si è andati in ordine sparso. Vediamo il più emblematico dei casi: quello delle sta- zioni di servizio. Spesso le grandi compagnie hanno scelto di dotarsi di una carta aziendale da mettere a disposizione dei propri clienti. Questa però li vincola inevitabilmente a dover scegliere inevitabilmente un unico marchio. Cosa non sempre possibile. Quindi in attesa di poter mostrare il QR code archiviato sul nostro telefonino e ricevere la fattura elettronica senza troppe ansie si vedono in giro soluzioni disparate di ogni ge- nere. Dalla necessità di richiedere la fattura entro la mezzanotte attraverso una app su smartphone o PC o attendere la realizzazione fisica della fattura elettro- nica da parte del gestore o farsela inviare con calma, sperando che se ne ricordi... Qualche benzinaio messo alle corde dai tempi di produzione della fattura e dal lavoro necessario ha anche provato a chiedere un sup- plemento per ‘emissione fattura’. Nessun problema invece con le grandi catene di distri- buzione che quasi sempre sono già dotate di sistema di lettura del codice QR e quindi riducono la parte burocratica a un semplicissimo passaggio davanti a uno scanner. Domanda: ma quanto costa un lettore di QR code e un programmino che possa gestirlo magari inviando in autonomia le fatture? Comunque la fatturazione elettronica, seppur fra mille contestazioni e mugugni si sta muovendo. Fru- strazioni e mugugni più che giustificati ad analizzare la cosa da vicino, perché come spesso accade da noi l’elettronica, la digitalizzazione è stata gestita per qualcuno in modo arcaico e soprattutto nella spe- ranza del rinvio che sembrava arrivare anche a fine dicembre 2018. Dobbiamo ammettere che qualche volta anche noi siamo un po’ troppo riluttanti al cambiamento e finiamo per vedere difficoltà dove difficoltà non necessariamente c’è. Possiamo dire che la fatturazione elettronica non è un grande pro- blema per le aziende che sono da sempre abituate a operare in forma digitale sia al proprio interno che verso l’esterno. Le difficoltà stanno nelle piccole cose quotidiane (una fattura al ristorante può diventare una odissea), ma se proviamo a metterci dalla parte del mondo che desidera semplificare e diventare più efficiente ci rendiamo conto che è la sola strada per- corribile. Il rodaggio finirà e noi tutti assimileremo le procedure. È solo questione di abitudine. Foto www. pixabay.com
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