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22 rmo novembre/dicembre 2019 ecc. tipiche di questa nuova rivoluzione industriale. “La nuova interfaccia operatore touch iHMI disponi- bile nei nuovi CNC 30i-B e 0i-F Plus - è intervenuto Pietro Squarzon sales manager di FA Fanuc Italia - presentati alla scorsa EMO è un esempio di una piat- taforma pensata oltre che per garantire un’estrema facilità di utilizzo, anche in grado di supportare tutte le funzionalità di raccolta dati, manutenzione predit- tiva e aiuto guidato richieste dagli ultimi standard dell’Industria 4.0”. La nuova interfaccia iHMI offre un supporto grafico e di simulazione delle lavora- zioni avanzato e potente, una estrema facilità di programmazione grazie a cicli di lavoro integrati per fresatura, tornitura, misura e piazzamento del pezzo. “Funzionalità avanzate di gestione degli utensili con accesso al cloud - dice Squarzon -, completano un am- biente che rende facile sia l’utilizzo del CNC sia la sua integrazione nei più avanzati sistemi Industria 4.0”. Sergio Perrone, sales manager machine tools division INCHIESTA di Heidenhain: “Un moderno CNC in linea con l’in- dustria 4.0 deve essere in grado di interagire in mo- do semplice con la rete aziendale, di integrarsi con altre tecnologie e contribuire al monitoraggio della macchina. Il controllo numerico deve altresì aiutare l’operatore della macchina a partecipare attivamen- te al processo produttivo offrendo la possibilità di scambiare informazioni in tempo reale con le altre applicazioni aziendali”. Grazie alla ripartizione del- lo schermo, il nuovo TNC 640 Heidenhain con wide- screen da 24” ed Extended Workspace Compact offre all’operatore della macchina la possibilità di visualiz- zare due distinte aree di lavoro; insieme alla videata del controllo numerico è possibile infatti aprire tut- te le applicazioni aziendali utili alla produzione, per esempio la scheda macchina, il disegno del pezzo in lavorazione, il programma CAM e la simulazione. “In un mercato sempre più esigente - ha commentato Paolo Soroldoni, mechatronics CNC manager di Mitsu- Tendenze tecnologiche future dei CNC Difficile prevedere quali potranno essere le future tendenze nello sviluppo di CNC per le macchine utensili della prossima generazione. I CNC hanno raggiunto prestazioni solo pochi anni addietro impensabili eppure le aziende leader del settore (colossi industriali che vanno da Heidenhain a Fanuc e Siemens) continuano nello sviluppo puntando a incrementarne l’affidabilità e tenendo conto di quanto potrà avvenire con l’impiego sempre più diffuso di sensori a bordo macchina che alimentano esigenze di interconnessione tra i sistemi di produzione sia all’interno che all’esterno dello stabilimento. Le tendenze future dovranno tenere conto di: sviluppo di ‘supervisori’ e ‘controllori di reparto’ cui la singola cella di produzione chiederà l’autorizzazione ad effettuare una operazione tecnologica al fine di evitare picchi di assorbimento energetico e relativi oneri definiti nei contratti di fornitura elettrica; generazione di ‘digital twin’ dei sistemi di produzione con la possibilità di confrontare continuamente le prestazioni della macchina virtuale, cui potremo applicare un opportuno algoritmo di degrado, e quelle della macchina reale che sta funzionando presso lo stabilimento di produzione dell’utilizzatore cui è stata venduta. Questo favorirà l’affermazione di tecniche di manutenzione predittiva in grado di assicurare all’utilizzatore finale un livello di servizio più sofisticato ed efficiente di quanto sia attualmente possibile. Possiamo poi immaginare scenari in cui l’applicazione di tecniche di intelligenza artificiale e di machine learning consentirà al CNC di intervenire in modo autonomo sul processo di lavorazione apportando correzioni ai parametri tecnologici modificabili (per esempio profondità di passata, avanzamento, velocità di taglio, ecc.) sulla base di algoritmi appositamente sviluppati ed evitando (o riducendo sensibilmente) le difettosità e gli scarti di produzione. Tutto questo è tanto vicino da poter essere già attualmente toccato con mano. Ma sull’altro piatto della bilancia vi è la necessità di una maggiore apertura dei CNC verso applicazioni e algoritmi non proprietari. Una sorta di open innovation, per ricorrere a un argomento di grande attualità, che potrà dare ai CNC una flessibilità fino a ora non raggiungibile. Ma di questo parleremo in una prossima occasione. Michele Monno, Professore ordinario di tecnologie e sistemi di lavorazione dipartimento di Meccanica, Politecnico di Milano. Direttore scientifico laboratorio Musp, Tecnopolo di Piacenza.

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