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48 rmo ottobre 2019 FOCUS AEROSPACE con giri e velocità elevate e fino a 130 kW. “Queste macchine vengono spesso utilizzate per applicazioni su alluminio, acciaio e leghe varie - spiega Demetricati -, per realizzare pezzi quali le centine alari, la copertura delle ali e parti strutturali della fusoliera e dei motori”. Sorella della Ever7 è la LinX, in grado di produrre gli stessi pezzi ma con un modello di macchina dotato di cinematica degli assi con motori lineari. “Il vantag- gio offerto dai motori lineari - spiega il responsabile commerciale -, è l’assenza di attrito tra le parti mec- caniche che permette di raggiungere alte dinamiche e alte accelerazioni, con forte riduzione dei tempi di fresatura, particolarmente apprezzate quando occorre eseguire lavorazioni a cinque assi”. Per il composito, infine, Jobs offre la GrandSpeeder, macchina a cinque assi per lavorazione di materiali compositi e pannelli in alluminio, dotata di tutti i sistemi necessari al controllo e all’evacuazione delle polveri, per lavorazioni sia ‘wet’ che ‘dry’, per la piena sicurezza degli ambienti pro- duttivi e la tutela della salute degli operatori. “Negli equilibri di impiego dei tre materiali - nota quindi De- metricati -, ultimamente vediamo una forte crescita di titanio e carbonio, mentre l’alluminio resta un poco al palo. Questo trend è bene esemplificato dal Boeing 787, la cui fusoliera, che prima era tutta in alluminio, oggi è completamente in composito. Lo stesso Airbus A220 ha le ali completamente in composito. Nelle ri- chieste di macchine vediamo quindi, di riflesso, una domanda minoritaria di quelle per alluminio, mentre cresce quella di macchine per lavorare componenti in titanio e composito”. Automazione flessibile. L’aerospace rappresenta oggi oltre il 60% dell’impegno di Jobs, cresciuto negli ultimi anni rispetto al settore automotive con cui un tempo spartiva equamente il business aziendale. In particolare, l’Italia vale il 20% delle attività di Jobs nel settore aerospaziale, mentre il restante è diviso per un 10-15% in Nord America, il 10% in Cina e il rimanente in Europa. “La forte crescita d’importanza dell’aero- space negli ultimi anni - spiega Demetricati - è dovuta al fatto che sempre più ci stiamo concentrando su pro- getti di alta gamma, complessi e chiavi in mano, con valori di commessa sempre più importanti, laddove i progetti nell’automotive, a eccezione di qualche cella, sono al 90% per macchine singole. Di contro, dall’au- tomotive è sempre venuta la spinta all’automazione e alla produttività elevata e oggi il settore aerospace fatica a soddisfare la domanda di nuovi velivoli, per cui anche le aziende del comparto stanno cercando di ottimizzare la produttività”. L’automotive fornisce di conseguenza buoni spunti da seguire e Jobs già da di- versi anni offre per il settore aerospace macchine con sistemi AGV per il carico e lo scarico in automatico dei componenti, oltre a sistemi FMS, celle flessibili dotate di navette su rotaie che vanno ad alimentare le mac- chine. “Abbiamo anche realizzato celle integrate dove oltre alle macchine sono presenti stazioni di lavaggio e assemblaggio - illustra Demetricati -. Per gestire tutti gli elementi dell’impianto abbiamo quindi sviluppato il nostro supervisore, che aiuta a organizzare la pro- duzione offrendo un’interfaccia grafica in grado di attivare tutte le richieste dell’operatore verso la mac- La Tarkus è la macchina verticale con tavola mobile di Jobs ad alta rigidità e struttura in ghisa per la lavorazione del titanio. TRT1000 è un centro di fresatura orizzontale TRT1000 con tavola rotante per la lavorazione del titanio.

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