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43 rmo ottobre 2019 ottimizzato la superficie dell’impianto in relazione al rispetto dei vincoli dell’officina. La sfida tecnologica. MCM ha affiancato Airbus per definire, in maniera globale e definitiva, ogni aspetto progettuale della nuova installazione. In questa fase è stato necessario comprendere le esigenze del cliente sia in termini di layout sia di produttività per poi con- cretizzare soluzioni tecnologiche adeguate e soddisfa- centi, con un continuo interscambio di informazioni tra Airbus e MCM. A testimonianza della coopera- zione, si può evidenziare come il capitolato tecnico del cliente si sia evoluto e modificato in sinergia con MCM, soprattutto a livello di materiali e componenti. Le dimensioni complessive dell’impianto sono notevoli: oltre 70 m di lunghezza per 16 m di larghezza che, tuttavia, sono da considerarsi contenute per la mole delle macchine, dei pallet, dei sistemi di carico/scarico. In concreto MCM è stata in grado di ottimizzare il rap- porto tra rendimento economico dell’impianto e spa- zio occupato. Il layout compatto dell’impianto è stato infatti concepito ‘su misura’ per adattarsi ai vincoli strutturali e architettonici che caratterizzavano l’im- mobile destinato a contenerlo. I centri di lavoro. Il modello JET Five rappresenta la massima espressione dell’eccellenza tecnologica di MCM. I centri di lavoro JET Five sono un’alternativa conveniente rispetto alle macchine a portale (che non consentono ottimale evacuazione del truciolo poichè lavorano con pallet su piano orizzontale) grazie alle considerevoli dimensioni, inoltre offrono la massima possibilità di customizzazione per quanto riguarda ogni aspetto tecnico e dimensionale. Nel caso delle sei JET Five di Airbus il volume di lavoro presenta le seguenti dimensioni: lunghezza nerlla direzione dell’asse X di 5.000 mm, lungo l’asse Y di 1.600 mm, e di 1.000 mm nella direzione dell’asse Z. Il pallet viene lavorato man- tenendolo in posizione verticale e il 5° asse è conferito alla testa che è quindi ‘birotativa’. L’asse A può ruotare di ±110°, l’asse C invece di ±275°. Ogni macchina gesti- sce, attraverso il CN, due assi per il cambio utensile e altri tre per la movimentazione e il carico/scarico dei pal- let dal sistema di trasporto dell’FMS. L’asportazione per leghe di titanio e materiali di scarsa lavorabilità richiede una consistente potenza di taglio oltre ad un efficiente sistema di lubrorefrigerazione delle operazioni di ta- glio. L’elettromandrino eroga 115 kW (attacco utensile HSK-A125) con un massimo di 4.000 giri/min e una cop- Render dell’impianto MCM presso Airbus: un sistema FMS composto da sei centri di lavoro JET Five.

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