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27 rmo ottobre 2019 della mobilità, un settore, quello dei trasporti, che è da sempre un cliente di primaria importanza. Acciaio e mobilità elettrica. “Il settore è sotto- posto almeno a tre forti spinte: maggior attenzione all’impatto ambientale, maggiore sicurezza e una su- periore efficienza - dice Gianpiero Mastinu, docente del Politecnico di Milano e segretario del Cluster lom- bardo della mobilità -. Il passaggio all’elettrico porta con sé altre problematiche per la filiera siderurgica. L’acciaio quindi che ruolo potrà avere? “Sicuramente ancora un ruolo importante, in quanto i futuri veicoli elettrici e autonomi saranno oggetti fisici, innanzi- Sergio Carpentiere , chief purchasing officer di CNH Industrial : “Vi è un problema di sostenibilità dei costi soprattutto sulle vetture di grandi volumi. Un veicolo che impatta zero sull’ambiente ma che nessuno può permettersi non apporta nessun beneficio”. Andrea Gibelli , chairman di Ferrovie Nord Milano : “Da qui al 2050 in UE il 50% della popolazione vivrà nelle cosiddette megacity. Non si può pensare alla mobilità senza un piano integrato che consenta alle persone di muoversi in modo efficiente su lunghe distanze”. Gianpiero Mastinu , docente del Politecnico di Milano e segretario del cluster lombardo della mobilità: “Il settore è sottoposto almeno a tre forti spinte: maggior attenzione all’impatto ambientale, maggiore sicurezza e una superiore efficienza. Un veicolo che impatta zero sull’ambiente ma che nessuno può permettersi non apporta nessun beneficio”. Giovanni Esposito , head of innovation di Argo Tractors : “Secondo le prove realizzate in azienda con le tecnologie disponibili, per far funzionare un trattore servirebbe una batteria da 6 metri cubi, una soluzione impraticabile”. Carlo Mapelli , docente al Politecnico di Milano : “Un passaggio totale all’elettrico, inoltre, aprirebbe problematiche geopolitiche: per produrre le batterie sono indispensabili nickel, litio e cobalto, materiali poco disponibili o, nel caso del cobalto, estratti in una sola nazionale, il Congo”. Luigi Cuzzolin , vice presidente Made in Steel e CEO Pipex Italy : “Guardando al mondo industriale, camion e off-road, agricolo, costruzioni, si nota un forte interesse verso il mondo elettrico, che probabilmente affiancherà le tecnologie tradizionali ma pochi scommettono sul fatto che potrà sostituirle”. tutto, e ci saranno poi tanti spunti che magari ora non riusciamo a intravedere. Guardare quindi avanti e rimboccarsi le maniche”. Quando si parla di tecnologie future c’è da fare un discorso di disponibilità della tecnologia ma anche della sua fruibilità. “Ora il trend è decisamente più marcato, ma resta un problema di sostenibilità dei costi soprattutto sulle vetture di grandi volumi. Un veicolo che impatta zero sull’ambiente ma che nes- suno può permettersi non apporta nessun beneficio”, dice Sergio Carpentiere, chief purchasing officer CNH Industrial, e aggiunge: “Oltre al tema dell’elettrico, che impatta in modo più o meno diretto sull’utilizzo

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