RMO_222

71 rmo settembre 2019 Isola robotizzata: come funziona? Ottenere un’i- sola robotizzata compatibile con i criteri di Industry 4.0, in grado di snellire i processi di assemblaggio, questa la sfida che ha dovuto affrontare N.Vaep. Che si è così rivolta a KlainRobotics per ottenere la giusta consulenza in fatto di robotica. Obiettivo raggiunto: è stato infatti realizzato un sistema in grado di gestire in modo completamente autonomo la produzione e il montaggio di raccordi oleodinamici per basse/medie e alte pressioni, come da richiesta della committenza. Il funzionamento dell’isola robotica prevede, come prima fase, il posizionamento di un cassone di pezzi grezzi da parte dell’operatore nella zona di carico, dove è situata la porta di accesso. Qui, tramite un si- stema magnetico a tre assi vengono prelevati i raccordi e trasportati nel vibratore circolare che, abbinato a un vibratore lineare, li singolarizza facendoli cadere sul nastro trasportatore della visione guida robot. Una volta che i raccordi arrivano davanti alla teleca- mera, il software riconosce la posizione e la trasmette al robot, che va successivamente ad effettuare la presa. Sfruttando la massima velocità e accelerazione del modello 4 assi scara HS455 di marca Denso, fornito da KlainRobotics, il pezzo viene trasportato sotto una seconda telecamera, che verifica la presenza di un’e- ventuale ostruzione all’interno del foro principale. In caso di esito positivo, il robot effettua il carico finale del raccordo su una tavola rotante a quattro posizioni, infilandolo all’interno di un perno. Una volta effettuata la rotazione, l’unità numero due effettua il controllo dimensionale del pezzo con un sistema ottico, mentre l’unita numero tre dopo aver singolarizzato gli o-ring, tramite gli appositi vibratori circolari e lineari, li assem- bla con una particolare pinza nella sede del raccordo. A circa metà del percorso, l’unità numero quattro, sempre attraverso una telecamera, verifica il perfetto assem- blaggio degli o-ring per poi, se montati correttamente, trasferirli con un asse motorizzato su una seconda ta- vola rotante dove sarà effettuato l’assemblaggio del dado da parte della stazione numero cinque. Il secondo robot. Il dado dopo essere stato anch’esso singolarizzato, viene monitorato da ben due telecamere che verificano la presenza del filetto, la conformità del fondo e l’ovalizzazione del foro centrale. Nella stazione numero sei, il secondo robot acquistato da KlainRobo- tics, sempre identico al primo, sfrutta lo stesso concetto di singolarizzazione e, dopo aver ricevuto come input le coordinate di posizione dal software di visione, preleva il plastic ring di tenuta del dado dal nastro trasportatore, caricandolo su un’apposita pinza. Inoltre, attraverso cilin- dri pneumatici viene effettuato l’assemblaggio dei plastic ring nell’opportuna sede di raccordo e successivamente un’altra telecamera ne controlla l’esatto posizionamento. Infine, la stazione numero sette effettua lo scarico del pezzo finito e in base agli esiti precedentemente ottenuti lo rilascia nello scivolo dei raccordi terminati oppure in quello degli scarti. Come ultima attività, l’operatore dovrà provvedere a scaricare le scatole dal nastro trasportatore situato a fianco della macchina.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=