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Ravvivatura a elettroerosione Il produttore di mandrini ad alta precisione Fischer ha intro- dotto la tecnologia WireDress di ravvivatura a elettroerosione di Studer nei propri processi di rettifica. La soluzione adottata nello specifico è una rettificatrice cilindrica CNC S41 di Studer, sovradimensionata per pezzi di grandi dimensioni, con distanza tra le punte di 1000/1600 e altezze di 225/275 mm, in grado di lavorare con estrema precisione pezzi fino a 250 kg. Cuore della S41 è il sistema di ravvivatura WireDress completamente inte- grato nella macchina. La ravvivatura si svolge in questo caso a piena velocità di rettifica della mola mediante elettroerosione a filo modificata nella rettificatrice, usando l’olio di rettifica come dielettrico. Il processo avviene senza contatto meccanico e senza usura, per asportazione dell’agglomerante metallico. Fischer ha ottenuto velocità di rettifica da tre a cinque volte superiori, con perfetta riproducibilità e tolleranze inferiori a 1µm, e un aumento della produttività con alcuni materiali del 70%. La possibilità di ravvivare non solo mole lineari ma anche profili molto fini apre infine possibilità di progettazione comple- tamente inedite. Additivo in aerospace GKN Aerospace ha ridotto i tempi di produzione ottenendo libertà progettuale nella produzione di strumenti di assem- blaggio investendo in una stampante 3D Stratasys F900 Production presso il sito di Filton, nel Regno Unito. Grazie alla tecnologia additiva GKN Aerospace è ora in grado di produrre in sole tre ore strumenti della linea di produzione e creare parti complesse, utilizzando termoplastica di livello industriale per la stampa. L’azienda ha così di molto ridotto i tempi di inattività della linea di produzione per alcuni team, ottenendo qualità ripetibile e ogni volta prevedibile. L’azienda sta inoltre sperimentando la resina Ultem 1010 di Stratasys, materiale molto robusto e dotato di resistenza ter- mica. La F900 offre dimensioni di stampa più grandi di ogni altra stampante 3D FDM, e consente di realizzare geometrie complesse e cavità interne impensabili con altri metodi, ri- ducendo del 40% lo spreco di materiali. GKN Aerospace sta quindi utilizzando la stampante per progettare e stampare in additivo strumenti in precedenza inconcepibili, e prevede di passare all’uso dell’additivo FDM anche per la produzione di parti finali composte di elevato valore.

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