RMO_222

26 rmo settembre 2019 STRATEGIE fatto che ci troviamo in un forte Distretto italiano della meccanica, storicamente focalizzato sulla macchina utensile e sull’Oil and Gas. Il complessivo andamento economico ha spostato alcuni equilibri, rendendo quindi disponibili sufficienti risorse produttive locali che ci hanno permesso di collaborare ancora più stret- tamente con subfornitori territoriali”. MCM vuole stra- tegicamente mantenere un forte legame col territorio e la propensione a sfruttarne le potenzialità. Un’altra scelta che ha da sempre accompagnato e contraddistinto la storia di MCM è la costituzione di una software house - rappresentata dalla controllata MCE - che da decenni lavora allo sviluppo di soluzioni anche in tema di digitalizzazione. “Nessuna azienda nostra concorrente ha all’interno questa capacità così rilevantemente sviluppata e questa condizione ci ha portato un assoluto vantaggio competitivo in tema di connettività e sviluppo di tecnologie - si addentra Giovanelli - e il mantenimento di questa nostra forte e storica attitudine all’innovazione continua ad essere il principale elemento della nostra vision”. Investimenti in strutture e persone. “La scelta di MCM di essere tecnologicamente molto make fa sì che le competenze ne rappresentino il fulcro, insieme ovvia- mente alle strutture fisiche”, indica Gian Luca Giovanelli. Gli investimenti in strutture negli ultimi hanno per- messo quasi di raddoppiare la superficie produttiva, arrivando a una dimensione di capannoni tale da ga- rantire un fatturato da 110-120 milioni di euro annui. Tre sono stati gli interventi in questo senso. Un primo intervento ha riguardato la sede storica di Vigolzone, ristrutturata e adeguata a supportare l’or- ganico attuale, in cui si sono concentrati tutti gli uffici. Lo stabilimento di Cadeo e delle aree di assemblaggio macchine. Delle aree di premontaggio dei componenti chiave e la filiale MCM France. “Abbiamo deciso di concentrare qui l’headquarter anche per una valenza simbolica della storia di MCM - spiega l’amministratore delegato -. In questa struttura abbiamo ancora una potenzialità di crescita di un ulteriore 25%”. Un secondo intervento ha riguardato l’acquisizione degli adiacenti capannoni disponibili, le cui caratteri- stiche hanno consentito di essere occupati dalle aree di premontaggio, di gestione dei materiali e metro- logia, liberando così superfici da dedicare alle fasi di assemblaggio degli impianti più grandi.”Con questa operazione MCM ha aumentato del 50% la propria superfice”, continua Giovanelli. Successivo, e più recente, intervento ha riguardato l’a- pertura di uno stabilimento a Cadeo, sempre nel pia- centino, con una superficie pari a 6.000 metri quadrati, integralmente adatti per le operazioni di assemblag- gio finale impianti. “Lo stabilimento di Cadeo, sep- pure adeguato per la nostra produzione da un punto di vista edilizio, è una soluzione transitoria - specifica Giovanelli -. Nel Piano di investimenti per i prossimi anni, abbiamo ipotizzato l’acquisizione di una strut- tura di 10.000 metri quadrati di superficie, sempre in territorio piacentino, con la possibilità di realizzare anche un’officina di produzione a uso interno, dotata di FMS composti da macchine MCM. Questo per otte- nere, oltre ai benefici della manifattura interna, anche una sorta di palestra per mantenerci aderenti alle ef- fettive e pratiche esigenze del mercato”. Questo quinquennio non è stato caratterizzato solo da investimenti in strutture, ma anche in competenze. “Abbiamo consolidato l’organico passando da 200 a oltre 350 collaboratori, investendo rilevanti risorse per mantenere i livelli di skill di eccellenza, in coerenza con la nostra mission - analizza Gian Luca Giovanelli -. L’au-

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=