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FOCUS TECNOLOGIE LASER 62 rmo giugno/luglio2019 La possibilità reale di sostituire le operazioni manuali con un processo digitale che a sua volta consente di incrementare la qualità riducendo tempi e costi, uni- tamente alla possibilità di marcare in modo indelebile i componenti permettendo una rintracciabilità totale degli stessi (riducendo il rischio di contraffazione) e la straordinaria capacità di eseguire qualsiasi tipo di trama e geometria rappresentano un elemento di dif- ferenziazione dalla concorrenza”. Il portafoglio prodotti in campo laser di GF Machining Solutions non si limita a macchinari innovativi adatti ad operazioni di texturizzazione, incisione e marca- tura ma comprende anche la famiglia di prodotti de- nominata Microlution. Questi macchinari sfruttano sorgenti laser di ultima generazione ai femtosecondi che, concentrando l’energia prodotta in un tempo estremamente ridotto, permettono la sublimazione del materiale portandolo istantaneamente dallo stato solido a quello gassoso evitando la creazione di bave e di zone termicamente alterate. Questo risulta alquanto vantaggioso per eseguire tagli di estrema precisione, come quelli necessari per la realizzazione di stent e micro-componenti per chirurgia cardiova- scolare mininvasiva; capace di ottenere livelli di qua- lità senza compromessi. Le potenzialità dell’additive. Un’ulteriore tecno- logia che negli ultimi anni sta emergendo con parti- colare impulso nel settore biomedicale (ma non solo) è quella del Metal Additive Manufacturing. Grazie alla recente partnership con la multinazionale ame- ricana 3D-System che opera già da anni nel settore della stampa 3D, GF ha presentato per la prima volta alla IMTS2018 di Chicago la DMP Factory 500, una so- luzione modulare ottimizzata per l’elevato ritmo di produzione e il ridotto costo totale di fabbricazione che permette alla stampa additiva di entrare in modo semplice ed efficace nel ciclo produttivo, integrandosi opportunamente con le tecnologie già consolidate come quelle sottrattive. “La stampa 3D - spiega Romanini - rappresenta un punto di svolta per l’industria biomedicale grazie alla possibilità di realizzare dispositivi con caratteri- stiche uniche prima impensabili o irrealizzabili. I nu- merosi vantaggi derivanti da questa tecnologia, uniti alle incredibili proprietà di alcuni materiali come il titanio (Ti6Al4V grado 23), consentono di realizzare componenti estremamente leggeri, con ottime capa- cità di resistenza alla corrosione e biocompatibilità, un elevato carico di rottura ed incredibile resistenza alla fatica, materiali che a loro volta richiedono mac- chinari appropriati per completare il processo di la- vorazione”. Sono sempre più i dispositivi medici che sfruttano questa tecnologia, dalle protesi maggiori per anca e ginocchio allo strumentario chirurgico, dalle viti più grandi per l’ortopedia a quelle di piccole dimensioni per l’implantologia dentale fino a device completamente customizzati sulle singolari necessità del paziente (per esempio le piastre craniche). “La collaborazione con 3D System in questo settore è ul- Una coppa acetabolare e una raspa. Un’arcata dentale. Protesi d’anca, piastra di fusione spinale, impianto dentale.
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