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47 rmo giugno/luglio 2019 settori di consumo sta rallentando. L’anno scorso i produttori europei di macchine utensili hanno espor- tato per un volume di 21,7 miliardi di euro e hanno registrato una crescita delle esportazioni dell’8,4%, più lenta di quella del 2017 (9,5%). Le principali de- stinazioni di esportazione al di fuori dell’Europa sono state la Cina (25,7%), gli Stati Uniti (18,3%), la Polonia (8,1%), il Messico (4,7%) e la Russia (4,6%). Nel 2018, il commercio mondiale di macchine utensili ha rappre- sentato 44,1 miliardi e ha registrato un tasso di crescita più lento del 6,9%, dopo un tasso del 9,5% nel 2017. Sulla base dei dati interni, il consumo di macchine uten- sili europeo nel 2018 ha registrato 18 miliardi di euro, l’11,8% in più rispetto al 2017. Quest’anno, gli esperti di Oxford Economics suggeriscono un tasso di crescita uniforme dell’1% e un recupero del 4,2% nel 2020. Il consumo mondiale di macchine utensili è cresciuto del 4% nel 2018. Quest’anno Cecimo prevede una crescita del 2,3% e un’accelerazione del 3,5% nel 2020. La decelerazione del commercio globale, i rischi geo- politici e le interruzioni della catena di distribuzione stanno gravando pesantemente sui produttori europei di macchine utensili. Intelligenza e abilità artificiali. Secondo il rap- porto ‘Future of Jobs del World Economic Forum’, il 54% dei dipendenti richiederà significativi inter- venti di riqualificazione e miglioramento entro il 2022. Questi risultati si riflettono anche in un recente sondaggio di ‘LinkedIn Learning’ che suggerisce che l’Intelligenza Artificiale è tra le cinque migliori com- petenze che le aziende hanno più bisogno nel 2019. Nel corso della sua assemblea generale Cecimo ha esaminato come soddisfare le esigenze dell’industria delle macchine utensili nelle capacità di Intelligenza Artificiale. Nel suo discorso di apertura, Francisco Betti, responsabile dell’industria manifatturiera avanzata, World Economic Forum, ha evidenziato il ruolo unico che le aziende di macchine utensili svolgono oggi per trasformare fabbriche e modelli di business. Ha anche sottolineato la criticità dei talenti e delle competenze per il futuro della produzione avanzata e per tenere il passo con i cambiamenti apportati dall’Intelligenza Ar- tificiale e altre tecnologie, e la necessità di rafforzare la collaborazione multi-stakeholder. Competenze per la strategia industriale 2030 sono in cima all’agenda politica dell’Unione Europea, ma sono necessari impe- gni concreti da parte dei leader politici nell’istruzione e nella formazione, a partire da una rivalutazione dei sistemi di istruzione. Filip Geerts, direttore generale Cecimo, ha chiesto “un massiccio aggiornamento delle competenze della forza lavoro europea per raggiungere la rapida trasformazione dell’industria. Lo sviluppo e l’introduzione dell’Intelli- genza Artificiale nel settoremanifatturiero richiede com- petenze di base speciali, che devono essere attentamente incoraggiate per garantire la leadership dell’UE in que- sto campo”. Le aziende devono investire nello sviluppo professionale della loro forza lavoro. In questo contesto, la sfida principale per le aziende di macchine utensili è quella di formare ingegneri meccanici, elettronici ed elet- trici nell’Intelligenza Artificiale, Python per la scienza dei dati, matematica essenziale per l’Intelligenza Artificiale, metodi di ricerca sulle scienze dei dati e così via. I dipendenti devono essere motivati a imparare e cre- scere continuamente. Marc Ziegler, partner di Porsche Consulting, ha presentato la partnership strategica su AI e competenze con ‘appliedAI’, un’iniziativa di Un- ternehmerTUM, uno dei più grandi centri d’innova- zione e creazione d’impresa in Europa. Marc Ziegler ha spiegato che “la trasformazione delle società in società orientate all’IA richiede una serie di nuovi ruoli dedi- cati che comportano varie nuove competenze, dalla scienza dei dati agli ingegneri del machine learning”. @lurossi_71

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