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36 rmo giugno/luglio 2019 aziende ad interconnettere macchine e impianti grazie alle tecnologie digitali di cui sono dotate”. “Ora abbiamo bisogno di una svolta ulteriore. Se in- fatti il contenuto di questi provvedimenti risponde pienamente alle esigenze di crescita e sviluppo della competitività delle imprese, e in particolare delle PMI ossatura del nostro sistema industriale, ciò che va cambiato è la modalità con cui questi provvedimenti sono resi disponibili”. E ha continuato: “Per questo chiediamo alle autorità di Governo un cambio di ap- proccio e la costruzione di un pacchetto di provve- dimenti in materia 4.0 che possa essere strutturale, liberato cioè dalle annuali attese e incertezze legate alla possibile riconferma di ciascuna delle misure in esso inserite, come invece è accaduto fino a oggi”. Nello specifico, in risposta alla necessità di sostenere l’innovazione continua di prodotto e processo delle imprese italiane, l’associazione chiede sia reso dispo- nibile un documento unico strutturale che sommi in sé i vantaggi fiscali legati agli investimenti in ricerca e sviluppo e a superammortamento e iperammorta- mento per gli investimenti in nuovi macchinari, dise- gnando così un progetto di insieme di lungo periodo. Formazione 4.0 e giovani. Nuove tecnologie por- tano un nuovo lavoro, nuove mansioni, nuovi ruoli, nuove professionalità e, dunque, competenze, che sono e saranno sempre più multidisciplinari. Per que- sto in tema di formazione 4.0 il presidente sottolinea che il provvedimento per il credito di imposta per la formazione sia rivisto e soprattutto prosegua nella sua operatività anche nel 2020. Attualmente il credito è cal- colato solo sul costo del personale impegnato nella for- mazione per le ore di aggiornamento svolte. La parte più consistente dei costi della formazione aziendale è invece rappresentata dal costo dei formatori: occorre includere quella voce di spesa nel calcolo del credito di imposta perché si tratta dell’aspetto più oneroso, spe- cialmente per una PMI. A differenza dei provvedimenti per la competitività (pacchetto di provvedimenti in ma- teria 4.0), si ritiene che le misure legate alla formazione 4.0 debbano essere gestite e implementate secondo una pianificazione definita di anno in anno, in linea con le esigenze contingenti dell’industria del Paese, poiché la trasformazione organizzativa delle aziende, attivata dalla rivoluzione digitale, è appena iniziata. “Per spingere le imprese ad assumere – ha spiegato Carboniero -, oltre a intervenire sulla riduzione del cosiddetto cuneo fiscale, a beneficio delle buste paga dei nostri collaboratori, suggeriamo l’attuazione di un provvedimento, per i giovani, che permetta, per tre anni, l’esenzione contributiva per i neo assunti di età inferiore ai 30 anni”. Infine, ha concluso: “L’interna- zionalizzazione deve divenire per tutti noi un impera- tivo da attuare attraverso tutti i canali e gli strumenti, a nostra disposizione, a partire dalle manifestazioni fieristiche che per noi rappresentano lo strumento di marketing più efficace. Per questo accogliamo con fa- vore la decisione delle autorità di governo di preve- dere il credito di imposta per le imprese italiane che partecipano a manifestazioni estere internazionali, in particolare nei Paesi extra-UE, ma devono essere individuati, con l’aiuto delle stesse organizzazioni di imprenditori, gli eventi considerati di riferimento, così da evitare di polverizzare le risorse disponibili che non sono certo abbondanti, solo 5 milioni di euro”. ECONOMIA

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