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FOCUS ADDITIVE MANUFACTURING 86 rmo maggio2019 dei cobot sarà del 62% nei prossimi anni, mentre quello della robotica tradizionale sarà del 15%. Aerospace e il jet addestratore. Luca Bottero, di Leonardo Velivoli di Venegono Superiore, in provin- cia di Varese (ex Aermacchi), ha esposto l’innovazione tecnologia nella divisione velivoli “L’utilizzo delle tec- nologie è sempre stato un fattore chiave nell’industria aeronautica, fin dal primo volo dei fratelli Wright - ha commentato -. Esse sono indispensabili per rimanere competitivi nel mercato. Insomma, le tecnologie e i software sono al servizio della progettazione, come del resto i nuovi materiali. La simulazione di prodotti e processi per strutture di grandi dimensioni è fonda- mentale, al fine di ridurre i costi, ottimizzare i processi industriali e aumentare la qualità dei prodotti. Nella divisione velivoli di Venegono Superiore, in provincia di Varese, al fine di ottimizzare i tempi e il risultato finale, la progettazione è avvenuta in concurrent en- gineering”. E ha continuato: “Anche per un jet le re- gole del mercato non cambiano: riduzione del time to market e contenimento dei costi; altrimenti si è fuori mercato. Ecco allora la necessità di condividere le informazioni del progetto fin dalla sua prima defi- nizione, con tutte le funzioni all’interno e all’esterno dell’azienda e con i fornitori, che collaborano attiva- mente allo sviluppo dell’innovazione aziendale”. La linea di assemblaggio strutturale del velivolo M-346 ne è un risultato visibile. Processi allo stato dell’arte, ottimizzazione degli spazi, dell’ergonomia e l’integrazione nella linea di celle per l’assemblaggio automatizzato, l’utilizzo di robot e il coordinamento delle fasi attraverso software di gestione della pro- duzione, consentono di portare in linea di volo il più avanzato jet da addestramento oggi disponibile. Generative design. Moruzzi è membro del gruppo di ricerca delle scienze computazionali e responsabile della ricerca riguardo i robot del futuro. Il suo intervento de- dicato al generative manufacturing e ai materiali intelli- genti ha suscitato grande interesse per gli scenari futuri del mondo manifatturiero. “Il generative design - ha detto Moruzzi - è infatti un processo dove l’infinita po- tenza di calcolo del cloud e l’intelligenza artificiale per- mettono la rapida creazione e l’esplorazione di infinite opzioni di progettazione”. Questa tecnologia permette centinaia di potenziali soluzioni a un problema di pro- gettazione, comprese quelle a cui non si sarebbe mai pensato. “Nell’industriamanifatturiera - ha proseguito -, è frequente incontrare progetti di ottimizzazione della filiera che non rivolti a creare nuovi modelli di business. Dov’è il disruptive manufacturing allora? I diagrammi di produttività degli ultimi cinquant’anni, nonostante tutta l’automazione introdotta nell’industria, sono negativi. L’errore è stato far replicare ai robot i processi umani. Il vero cambiamento è ‘assemblare’ più processi produttivi in un solo processo. Non dobbiamo essere condizionati da modelli manifatturieri precedenti”. Per esempio un nuovo progetto può essere sviluppato con processori Fpga in grado di dedicarsi esclusivamente allo sviluppo di un determinato codice. Insomma, secondo Moruzzi è necessario concentrarsi sul design generativo. Esso può migliorare la qualità, l’efficienza e le prestazioni a qualsiasi livello e in qualsiasi settore: dall’arredamento, a protesi mediche, edifici e aerei, tutto può essere rea- lizzato in modo nuovo. il futuro del manufacturing sarà basato sull’intelligenza artificiale che consente ai sistemi di generare proposte, suggerimenti se non addirittura componenti e parti di progetto a chi sviluppa prodotti e soluzioni. Ormai la barriera tra progettazione e produ- zione non esiste più: progettazione e produzione sono la stessa cosa. Non è più necessario per molti oggetti co- struire il prototipo fisico, i relativi stampi, la lavorazione alle macchine utensili ecc. Semplificando, oggi, è possi- bile produrre un oggetto direttamente dal programma software al prodotto finale tramite software dedicati, simulazione, AI, machine learning e additive manufac- turing. Un futuro interessante e dirompente, ma anche con qualche brivido. @gapeloso I partecipanti hanno avuto la possibilità di discutere le tendenze tecnologiche che stanno cambiando il modo di progettare e costruire gli oggetti.

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