RMO_220

39 rmo maggio 2019 di produzione, possono porre questioni di tutela della proprietà industriale, ma anche generare problemi sull’integrità e sulla sicurezza dei processi. Un secondo ordine di valutazioni, collegato al primo, attiene al rapporto-uomo macchina: una fabbrica sem- pre più automatizzata, dove l’elemento IT interagisce costantemente con quello dell’OT, impone la necessità di elaborare nuove procedure, mantenendo sempre il corretto equilibrio tra tecnologia e fattore umano. In Sacmi c’è grande consapevolezza della centralità di questi temi e, da questo punto di vista, stiamo sviluppando programmi di ricerca avanzata insieme alle Università e alle strutture della Rete Alta Tecno- logia dell’Emilia-Romagna. Più in generale, quello della cybersecurity e delle nuove professioni ad essa collegate - come l’esperto in validazione di sistemi software applicati all’OT - sarà infatti uno dei temi chiave per il futuro di Industria 4.0. La vera sfida non consiste tanto, oggi, nella disponibilità di nuovi si- stemi e tecnologie di connettività, quanto nello svi- luppo di piattaforme di dialogo sicure tra sistemi IT e OT, tali per cui l’implementazione di ‘features’ in- novative non vada mai a discapito della sicurezza del processo, degli operatori, del consumatore”. Formazione e competenze 4.0. La formazione è per Sacmi la chiave per il buon funzionamento dell’a- zienda e della crescita delle professionalità. Nel 2017 l’azienda ha erogato 23 mila ore di formazione tecnico- professionale e linguistica, e 5.300 ore di formazione sulla sicurezza e sull’ambiente. Negli ultimi 5 anni sono stati depositati oltre 700 brevetti nazionali, per tutelare oltre 150 invenzioni, e investiti oltre 220 mi- lioni di euro in attività di R&S. Quasi 300 persone sono impegnate ogni giorno nel Centro Ricerche di Imola sullo sviluppo di tecnologie chiave della ceramica, del packaging e dei sistemi di controllo di processo. In ambito 4.0, il nuovo fiore all’occhiello si chiama Sacmi Innovation Lab, un vero e proprio hub dell’in- novazione al servizio delle filiere della meccanica, della meccatronica, del food regionali e un motore dello sviluppo di competenze innovative IoT e di tecnolo- gie abilitanti che comprendono sensoristica avanzata, reti di comunicazione tra macchine ad alta capacità di trasporto dati, simulazioni digitali (digital twin). Un investimento complessivo pari a 1,64 milioni di euro, ri- partiti tra attrezzature hw/sw e spese per il personale. Conclude Bosi: “Sacmi Innovation Lab nasce con lo scopo preciso di disporre di una struttura dedicata in via esclusiva allo sviluppo di progetti di ricerca di nuove tecnologie abilitanti in ambito IoT. Innova- zione di processo e innovazione organizzativa sono i due pilastri di tali progetti, che Sacmi sviluppa avva- lendosi di avanzate competenze nei campi dell’inge- gneria, dell’informatica, ma anche fisica, chimica ecc. Si tratta di una struttura interdisciplinare che, grazie anche al supporto del bando regionale per l’attra- zione degli investimenti in settori avanzati dell’eco- nomia, potrà crescere nei prossimi anni assumendo nuovo personale laureato e ponendosi come vero e proprio nodo della Rete dell’alta tecnologia dell’Emi- lia-Romagna. Sacmi Innovation Lab riporta al centro il tema della formazione delle persone, che restano le vere protagoniste di questa rivoluzione tecnologica”. @armando_martin Il reparto presse e una fase di movimentazione automatica.

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