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30 rmo maggio2019 INCHIESTA beneficiando ancora soltanto in parte delle numerose opportunità offerte dalla digitalizzazione”. Macchine e algoritmi. A questo punto, diventa molto interessante sentire la voce di un’azienda del settore macchine utensili che, per definizione, è un comparto di snodo fra stringenti e concrete necessità produttive e richieste sempre più pressanti di sofisti- cata innovazione… “I sistemi flessibili sono per loro natura complessi, la loro efficienza e la loro piena fruibilità dipendono da numerosi fattori - afferma Giuseppe Fogliazza, diret- tore della divisione informatica MCE, Gruppo MCM - il trattamento dell’enorme mole informativa di output proveniente dalla fitta rete di sensori e sistemi di mo- nitoraggio, di cui gli impianti MCM sono dotati e che viene generata in ogni istante, è ottenuto attraverso esclusivi algoritmi che generano, in modo sintetico e fruibile dall’operatore, gli indicatori indispensabili per la diagnostica dell’impianto e del processo. Nella fabbrica intelligente questo flusso di dati viene orga- nizzato sistemicamente. L’operatore ha sempre un quadro complessivo della situazione, sulla cui base può prendere decisioni immediate e consapevoli, con effetti sia a breve sia a lungo termine. L’insieme di questi ele- menti costituisce il reale motore dell’alta efficienza dei sistemi e dei processi. Questa sintetica descrizione serve a rendere l’idea di quello che è oggi la nuova fron- tiera per un moderno costruttore di macchine utensili. Aggiungo come nota che, dal 2015, MCM è socio so- stenitore del ‘Cluster tecnologico nazionale fabbrica intelligente’ (www.fabbricaintelligente.it) , progetto di ricerca applicata promosso dal Governo italiano. Lo specifico know-how in materia sviluppato da MCM, è il contributo fornito per perseguire il complessivo obiet- tivo di tracciare una guida strategica per l’incremento della competitività delle industrie italiane nel mondo”. Da quanto esposto finora, ci pare sia ampiamente con- fermata una realtà complessa, fatta di grande tensione innovativa abbinata a un’ offerta variegata di soluzioni create per sfruttare al massimo le nuove tecnologie. Ma per creare all’uopo le nuove figure professionali, o aggiornare quelle esistenti, quali sono le risorse, le strategie e gli strumenti che vengono messi in atto? In che misura questa più avanzata formazione si riflette in vantaggi per gli utilizzatori finali? A scuola di futuro. “Siemens da anni mette in campo moltissime attività e iniziative a conferma del suo soste- gno allo sviluppo di figure professionali con competenze specifiche anche nella meccanica e nel relativo software di programmazione - puntualizza Emanuele Barina - a una richiesta tecnologica sempre più spinta, Siemens sta rispondendo con vari training rivolti a tutti gli ad- detti del settore (oem, dealer, clienti finali e docenti nel mondo della formazione) concepiti proprio per trasfe- rire le competenze tecnologiche oggi indispensabili. Per questo impieghiamo macchine utensili a controllo nu- merico altamente performanti, macchine di produzione, e software di programmazione (come Sinutrain) che attraverso i digital twin simulano perfettamente il vero CNC. Tutto questo è disponibile presso il nostro Centro tecnologico applicativo (TAC) a Piacenza, una struttura che dispone di aule didattiche oltre che di macchine utensili e di produzione. Attraverso il TAC riusciamo a coniugare didattica e pratica dando la possibilità di ope- rare come se ci si trovasse all’interno di una vera Smart Factory, un’industria manifatturiera del futuro a tutti gli FOTO MCM

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