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29 rmo aprile 2019 gestiamo attraverso la nostra rete di data center che supportiamo e implementiamo gestendo le soluzioni con il cloud Acronis fino ad arrivare a situazioni in cui l’intero stack cloud lo mettiamo nei data center del cliente che deve a sua volta gestire migliaia di posta- zioni e posiamo offrire soluzioni che prima non erano praticabili. La gestione di questo aspetto complesso - spiega - ci arriva grazie al nostro passato consumer”. Automation e disaster recovery. Papini spiega che l’azienda è forte in automation perché i prodotti sono gestiti indipendentemente offrendo servizi di disa- ster recovey di primo livello. I servizi premium li por- tiamo alla massa in modo trasparente per ripartire su un cloud immediatamente anche in caso di difficoltà. Grazie al cloud, l’erogazione cambia tutto. “Attraverso la console posso entrare nell’infrastruttura del cliente e gestirla come se fossi fisicamente sul posto. Un ri- venditore, un service provider, per esempio, possono proporre backup di sedi fisiche”. Un cenno anche alla blockchain una tecnologia che potrebbe rientrare in uno dei servizi Acronis dedicato all’autenticazione e alla certificazione dei file e dei dati. Si pensi alla mole di questi in capo a uno studio commercialista o uno studio legale! Nel 2019, Acronis vuole crescere sia nella modalità di erogazione di servizio on premise sia nel cloud. “Siamo nella fase di accelerazione esponenziale e la sfida è fare tutto questo guadagnando market share, anche in ambito on premise. Il cloud è formida- bile! Sono tutti interessati e vogliamo rinforzarci come provider per ottenere visibilità che ora non abbiamo. Vogliamo fare in modo che il mercato ci percepisca at- traverso attività di marketing strutturate, eventi e la possibilità, sfruttando l’approccio alle competenze che ci venivano riconosciute da clienti, di creare una sorta di verticale che ci dia visibilità”, chiude Papini.

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