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24 rmo aprile 2019 ECONOMIA sta superiore al 60%, mentre crescevano di pari passo anche le importazioni di macchine utensili nuove. Acquisizioni anche nel digitale. La corsa innescata in Italia dall’iper ammortamento è stata davvero im- portante, ha confermato anche per i costruttori na- zionali la tendenza che già si era profilata sui mercati internazionali riguardo la necessità di crescere attra- verso acquisizioni o integrazioni con altre realtà. Il dato però più interessante di tutti non è la tendenza a voler crescere e a unirsi esclusivamente con aziende concorrenti, ma si è evidenziata un interesse anche verso il mondo digitale. In particolare unione o acqui- sizione di realtà specializzate nel mondo digitale per la trasformazione 4.0 e la gestione dei dati in remoto. Una tendenza che si fa ogni giorno più presente e che indica la presa in carico da parte delle aziende della macchina utensile della necessità di spingere ancora di più nella direzione del settore digitale. A cosa pre- lude questa tendenza? Che le aziende delle machine utensili si stiano trasformando da realtà meccaniche a attività specializzate nel mondo informatico? No, la cosa è molto più semplice e al tempo stesso estre- mamente più complessa: è il mercato di riferimento che sta cambiando con l’avvento delle tecnologie 4.0 e questo si rivela sempre più un terreno di cre- scita competitiva per le imprese. Queste resteranno aziende meccaniche che producono macchine uten- sili, ma gestiranno sempre più prodotti informatizzati e interconnessi, dispensatori di grandi quantità di in- formazioni che dovranno essere gestite nel modo mi- gliore. Se da una parte il processo di concentrazione dovrebbe proseguire (anche se meno impetuoso che negli anni della crisi) dall’altra avremo modo di ve- dere una ridefinizione del business della macchina utensile. Che diventerà ancora più elaborato e pre- gno di tecnologie non strettamente meccaniche. Si tratta di un passaggio a nostro parere particolar- mente interessante, perché sarà la cartina di torna- sole per comprendere come il mondo italiano delle macchine utensili potrà rapportarsi ai competitori più prossimi che stanno appena al di là delle Alpi e che ad oggi possono vantare una dimensione media che potenzialmente li avvantaggia sotto l’aspetto finanziario. Dinamiche future. Vedremo quindi un mondo della macchina utensile in grande trasformazione: per il ca- pitale e per il business. Porteranno a un approccio diverso al mercato? L’innovazione e la presenza di un mercato interno forte sono fra le fonti di crescita fondamentali per sviluppare il futuro di un comparto. Gli italiani lo stanno facendo e anche piuttosto bene, verrebbe da notare. Il punto di partenza, il presente della macchina utensile, è senza dubbio positivo: la crisi è un lontano ricordo, le aziende sono sane e ben capitalizzate e il mercato interno ha favorito con incentivi la crescita tecnologica che oggi pone i co- struttori e gli utilizzatori nazionali nella fascia alta del mercato mondiale. Certo è che il futuro non è ancora delineato e ci vorrà un po’ di tempo per com- prendere quale possa diventare l’assetto globale at- torno al quale si muoverà la macchina utensile nei prossimi dieci anni. La scelta fatta fino a oggi dalle imprese (spingere sull’innovazione) è stata la risposta più logica e inevitabilmente migliore anche se, tutti lo sanno benissimo, la voglia di fare e la buona volontà non sono i soli elementi presenti nel gioco globale.

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