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PERSONAGGIO DEL MESE emozione quando il nostro primo introduttore di barre di quella serie parti per gli USA dall’aeroporto di Malpensa a bordo di un aereo cargo”. Passando dal lato tecnologico a quello della gestione aziendale, il 2006 segna l’ingresso della seconda genera- zione della famiglia con i due figli di Giovanni: Miriam e Cesare. Il cambio generazionale è sempre visto con molta cautela nelle dinamiche aziendali. Da voi come è stato con- cretizzato? Quali benefici ha portato? “Anno importante il 2006 nel quale mio suocero, no- nostante qualche remora iniziale ad allentare la presa delle redini, maturò la decisione di affidare ai due figli non solo la gestione ma anche la guida dell’azienda. In quest’ottica si inizia un intenso lavoro di riorganiz- zazione della produzione e soprattutto la posa, nel 2007, della prima pietra dell’ampliamento del sito pro- duttivo terminato nel luglio 2008. Si iniziò anche una forte collaborazione con il nostro distributore tedesco che ci portò negli anni successivi, anche partecipando a fiere internazionali, a essere ben presenti su tale mercato e, anche grazie ad alcune aziende tedesche produttrici di macchine utensili, commercializzare i nostri caricatori di barre in diverse parti del mondo”. Oggi quali sono le famiglie di caricatori di barre che la Cucchi Giovanni propone al mercato? “Le tipologie sono principalmente due per torni mo- nomandrino e per torni plurimandrino. Nel monoman- drino attualmente abbiamo il nostro DB-EVO per torni fantina fissa avente la particolarità di sostenere le barre tramite boccole rotanti senza ausilio di olio e ad alto numero di giri nella rotazione delle stesse con qualsi- 20 rmo aprile 2019 asi profilo. Per i torni plurimandrino la nostra gamma è abbastanza ampia, si parte dagli introduttori DBM ed EVO-FEED, quest’ultimo con l’utilizzo di boccole rotanti del tipo DB-EVO, ai caricatori integrali CMSP (versione compatta) e CMSPL (versione standard). Tutti i nostri caricatori hanno possibilità di montare magaz- zino barre a piano o a fascio. Inoltre, abbiamo in pro- duzione anche un magazzino supplementare esterno di barre (MSE) abbinabile ai caricatori/introduttori per torni plurimandrino aventi magazzino a piano”. L’internazionalizzazione è una delle direttrici che ha caratte- rizzato l’evoluzione aziendale. Oggi in quali Aree del mondo commercializzate? Quali percentuali di fatturato le caratte- rizzano e quali sono le diverse esigenze dei singoli mercati? “La percentuale della nostra produzione verso i mer- cati esteri è arrivata ad oggi al 70% circa e di questa buona parte è per aziende tedesche, sia utilizzatori che produttori di macchine utensili, e anche grazie a loro i nostri prodotti sono in tutto il mondo. Abbiamo caricatori in Giappone, Tailandia, Singapore, Austra- lia, Cina, Perù, Messico, India, Usa, Turchia ecc. Il mer- cato europeo è il nostro principale sbocco e, dopo la Germania, abbiamo Francia e Spagna, come mercati di un certo spessore. Importante per poter avere suc- cesso sui mercati esteri è avere un prodotto estrema- mente affidabile ma soprattutto distributori locali capaci di supportare la clientela nell’after market”. L’altra direttrice caratterizzante la vostra storia è l’inno- vazione: dove nasce la ricerca in Cucchi Giovanni e che ruolo ha l’ufficio tecnico? “Solo tramite una continua innovazione si è po- L’attuale sede a Bussero, alle porte di Milano, dove vengono prodotti i caricatori automatici di barre.
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