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19 rmo aprile 2019 immettere sul mercato tali prodotti e quindi diver- sificare l’attività produttiva. Nel dicembre 1979 fu costituita la F.lli Cucchi Srl. Nel giro di pochi anni i ca- ricatori F.lli Cucchi maturarono un enorme successo partito dal mercato interno per poi allargarsi a Paesi come Francia, Inghilterra, Svezia, Svizzera, Germania e altri ancora. Nei primi anni 80 fu brevettato e poi prodotto il primo caricatore di barre integrale per torni multi mandrino, una rivoluzione nel campo della meccanica a livello mondiale”. E arriviamo al 1985. In quell’anno l’azienda assume l’at- tuale denominazione. Cosa succede? “Nel 1985 purtroppo i due fratelli Cucchi ebbero delle divergenze nella gestione aziendale che portarono a dividersi e alla creazione di due aziende. La F.lli Cuc- chi si trasformò in Cucchi Giovanni e con innumere- voli difficoltà proseguì nel cammino dell’innovazione, grazie alla passione profusa da Giovanni Cucchi, nel campo dei caricatori di barre che portò nel 1986 a brevettare il primo introduttore automatico di barre con eliminazione dei tubi porta barre del tornio e poi nei primi anni 90 del caricatore di barre per torni mono-mandrino CN a boccole rotanti”. Il filo conduttore delle diverse esperienze maturate dall’a- zienda negli anni è nella capacità del fondatore, Giovanni Cucchi, di portare innovazione nel campo dell’alimenta- zione automatica di barre alle macchine utensili: quali sono stati questi interventi nei primi anni di sviluppo aziendale? “Nonostante mio suocero Giovanni non avesse una preparazione specifica meccanica, grazie al suo in- gegno e alla sua caparbietà riuscì a trovare soluzioni semplici ed efficaci da applicare a questo campo (dell’alimentazione automatica di barre alle mac- chine utensili) ispirandosi a esperienze e situazioni banali osservate sia in officina come nella vita di tutti i giorni. Le notti gli erano ispiratrici e il mattino se- guente al suo ingresso in azienda era un lavoro fre- netico per trovare applicazione alle sue idee, che non spaziavano solo nel campo dei caricatori di barre”. Il 2003 coincide con un’altra tappa importante: viene cre- ato il marchio Euro-Loader e l’azienda entra nel mercato nordamericano. Quali sono state le esigenze che vi hanno spinto e come si sono concretizzate? “Nel 2003, con la nascita della nuova moneta eu- ropea (euro) avvenuta nell’anno precedente, ebbi l’idea, visto anche l’interesse di un grosso rivendi- tore nord americano di commercializzare i nostri prodotti in tale mercato, di creare un marchio che richiamasse l’origine e la qualità europea dei nostri prodotti. Il successo fu tale che ricordo ancora con Dai primi progetti ai primi caricatori di barre.
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