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FOCUS ROBOTICA 68 rmo marzo 2019 automaticamente, attraverso un tubo collocato sulla custodia di protezione. I braccioli avvitati vengono rimossi dal supporto dall’operatore che li impila ren- dendoli disponibili per il trasferimento. Nel sistema i due operatori lavorano sue due mac- chine utensili e ‘condividono’ l’LBR iiwa. L’operazione di avvitamento viene eseguita da un totale di quat- tro elementi. Non ci sono tempi di attesa. “Il robot è programmato in maniera tale da scegliere sempre la via più efficiente per l’avvitamento rapido dei compo- nenti”, spiega Dennis Rittmann. Un’integrazione riuscita. Il sistema dotato di cobot è operativo dal dicembre 2017. L’esperienza iniziale ha dato risultati del tutto positivi, come conferma Mi- chael Oji: “Il costo del robot Kuka è già stato ammor- tizzato. Inoltre, le nostre colleghe e i nostri colleghi hanno familiarizzato rapidamente con lui. Nel caso di un messaggio di errore sanno come intervenire rapi- damente per eliminare l’errore stesso e rimettere al lavoro il robot. Per l’utilizzo del robot non è stata ne- cessaria nessuna formazione professionale specifica dei dipendenti”. La squadra formata dai due opera- tori e dal robot produce in un’ora set di braccioli per 45 veicoli, corrispondenti a 180 braccioli assemblati. La società sta attualmente pensando d’inserire a medio termine altri cobot nei suoi stabilimenti. “I cobot sono una risposta efficiente alle richieste sempre maggiori che vengono dal nostro settore industriale e solleva le nostre maestranze da pro- cessi monotoni e stancanti” ribadisce in conclusione Michael Oji. guidare una testa filettata di 13 kg. Inoltre, il robot Kuka offre le etichettature CE richieste in Europa”, spiega Dennis Rittmann, responsabile dell’imple- mentazione dell’applicazione LBR iiwa alla Yfai. Una delle sfide principali nell’installazione di questo cobot è stata quella, come abbiamo visto, di assicu- rare la sicurezza dell’operatore in ogni momento. Ad assicurare una collaborazione ancora più protetta, oltre ai dispositivi di sicurezza già incorporati nel robot, c’è una testa filettata automatica sviluppata da Stöger Automation, progettata appositamente per i sistemi HRC e montata dietro una custodia pro- tettiva. Se quest’ultima incontra un ostacolo, il robot si blocca all’istante. L’assemblaggio dei braccioli. Più nello specifico, il compito dell’LBR iiwa, che condivide è l’assemblaggio dei braccioli per le quattro portiere dell’Opel Insignia; esso condivide lo spazio di lavoro con due operatori umani. Il primo passo per l’operatore è la prepara- zione del componente. A questo scopo egli carica il pezzo stampato con il rivestimento in pelle in una macchina utensile che accoppia i due elementi del componente. L’operatore prende quindi il compo- nente laminato e lo fissa a un altro particolare stam- pato per completare il bracciolo. Il passo successivo è affidato all’LBR iiwa. In preparazione, l’operatore colloca il bracciolo in un supporto sull’applicazione LBR iiwa. Quindi preme un pulsante per informare il robot che il processo di avvitamento può comin- ciare. Il robot si sposta verso il supporto e avvita i due componenti. Il robot avvitatore viene rifornito di viti Per assistere i lavoratori nell’assemblaggio dei braccioli, Yfai ha scelto un LBR iiwa di Kuka con capacità HCR.

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