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67 rmo marzo 2019 I l fornitore di componenti Yanfeng Automotive In- teriors (Yfai) è uno dei più importanti venditori di soluzioni di finiture interne per automobili a livello internazionale. La società, che ha il suo quartier ge- nerale a Shanghai, vanta oltre 110 filiali in tutto il mondo, compreso uno stabilimento produttivo a Lüneburg, nella Bassa Sassonia, dove vengono fabbri- cati numerosi componenti, quali plance, rivestimenti delle portiere e braccioli. Nel portafoglio clienti Yfai ci sono protagonisti di spicco del settore automotive: “L’industria dell’auto sta attraversando una profonda trasformazione. Noi vogliamo contribuire e fare parte di questo sviluppo, per questa ragione siamo inten- zionati a modificare e adattare passo dopo passo i no- stri processi produttivi, indirizzandoli verso Industria 4.0”, dice Michael Ojim direttore dello stabilimento Yfai di Lüneburg. Come primo passo, la società ha deciso d’integrare un cobot nella linea di produzione. A Lüneburg il cobot assiste i lavoratori nell’assemblaggio dei braccioli. Yfai ha scelto un LBR iiwa di Kuka con capacità HCR, che è stato reso operativo in collaborazione con il sy- stem integrator Schulz Systemtechnik. Nuove forme di produzione. La sicurezza del la- voratore è garantita dai sensori di coppia integrati in ciascuno dei sette assi dell’LBR iiwa. Se uno di questi sensori riconosce un contatto, il robot inter- rompe all’istante ogni movimento. Inoltre, il robot è progettato con forme completamente prive di an- goli, riducendo così i potenziali rischi per gli umani. L’equipaggiamento di sicurezza elimina la necessità di una rigida separazione delle operazioni com- pletamente automatizzate e del lavoro manuale, le due aree di conseguenza si mischiano. La colla- borazione diretta uomo-macchina che ne scaturi- sce, offre numerosi vantaggi: gli esseri umani sono estremamente flessibili e possono adattarsi rapida- mente alle nuove situazioni; i robot lavorano con estrema precisione. L’HRC combina i rispettivi punti di forza di uomo e robot. “Un cobot come il Kuka LBR iiwa ci permette di rendere ancora più efficienti i nostri processi produttivi”, aggiunge Michael Oji. I cobot rendono possibili processi di produzione del tutto nuovi. L’eliminazione di un equipaggiamento di sicurezza come le recinzioni riduce anche il bisogno di spazio. Linee di produzione rigide di conseguenza diventano obsolete e vengono create isole di produ- zione flessibili, che sono anche in grado di realizzare una gran varietà di prodotti. Si tratta di una pietra miliare nell’ottimizzazione della produzione. I cobot, oltre a liberare gli addetti dai lavori più gravosi, li emancipano dalle attività monotone e ripetitive. I lavoratori non sono più costretti ad assolvere man- sioni ergonomicamente sfavorevoli, il che li aiuta a tutelare la propria salute e a mantenersi più longevi, dicono i tecnici Kuka. Questo è un aspetto di sicuro rilievo in previsione del cambiamento demografico già in atto. Un’alta capacità di carico. Un fattore decisivo nella scelta del robot leggero di Kuka da parte di Yanfeng è stata la sua capacità di movimentare ca- richi fino a 14 kg. “Il robot dev’essere in grado di In base alla soluzione Kuka, due operatori lavorano sue due macchine utensili e ‘condividono’ l’LBR iiwa.

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