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ECONOMIA L’auspicio che arriva da Federmacchine è che l’indu- stria manifatturiera italiana continui con l’attività di investimento in nuovi macchinari e in tecnologie 4.0, assicurando così il prosieguo al processo di digi- talizzazione delle imprese avviato negli ultimi anni. “La crescita costante della domanda italiana di beni strumentali, il cui valore risulta il 60% più alto di quello di 8 anni fa - rimarca Salmoiraghi - è certa- mente indicatore dello svecchiamento degli stabili- menti produttivi del Paese ma non è da considerare un traguardo”. Per mantenere la posizione di secondo Paese mani- fatturiero d’Europa Federmacchine sottolinea come l’Italia abbia bisogno di un tessuto industriale solido e costituito da imprese capaci di generare e trasfe- rire innovazione a tutti i livelli della filiera produt- tiva. “Per questo - aggiunge il presidente - il Governo deve puntare a rafforzare tutte quelle misure capaci di stimolare le imprese a investire in competitività, vale a dire in nuove tecnologie e formazione per gli addetti”. L’auspicio che arriva dagli imprenditori di beni strumentali è che l’iperammortamento ora in vigore torni nel breve periodo ad essere abbinato al superammortamento la cui eliminazione rischiere- rebbe di escludere dal processo di aggiornamento e ammodernamento una fetta importante di PMI. “Oltre a ciò, occorre prevedere una revisione della misura per la formazione 4.0 - incalza Salmoiraghi - affinché le aziende possano usufruire del credito di imposta del 40% applicato non solo al costo delle ore di lavoro del personale coinvolto nell’attività, come attualmente previsto, ma anche al costo dei docenti esterni che rappresenta la voce di spesa decisamente più rilevante per una PMI”. Federmacchine evidenzia come gli imprenditori del bene strumentale incon- trino grandi difficoltà nel reperire personale quali- ficato che sappia gestire le tecnologie che vengono sviluppate e utilizzate nei loro stabilimenti produt- tivi. “Abbiamo necessità di strumenti che ci aiutino nell’aggiornamento del personale già impiegato ma vogliamo anche poter contare su un sistema scola- stico in grado di preparare adeguatamente le giovani risorse - conclude -. Per questo deve continuare il la- voro che mira allo sviluppo degli ITS, scuole di alta formazione tecnica che rispondono in modo puntuale a questa esigenza”. @lurossi_71

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