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33 rmo marzo 2019 sato dalle consegne dei costruttori italiani sul mercato interno che dovrebbero ridursi del 3,3% a 15,9 miliardi di euro. L’export crescerà,invece, dello 0,6% arrivando a quota 33,2 miliardi i euro. Il consumo italiano di beni strumentali calerà del 2,5% a 25,8 miliardi euro. Richieste al Governo. “Sebbene sia quasi fisiolo- gico il rallentamento atteso per quest’anno dopo il record dell’anno passato - afferma Sandro Salmoira- ghi, presidente di Federmacchine - è altrettanto vero che sull’andamento del comparto pesa l’incertezza del contesto in cui operiamo. Alle già complicate condizioni internazionali si aggiunge la poca chia- rezza di indirizzo della politica industriale attuata dalle autorità di Governo, elementi che agiscono da disincentivo delle decisioni di acquisto per investi- menti di una certa portata, quali i macchinari e le tecnologie di produzione”. Import ed export. A beneficiare di questo anda- mento positivo sono state anzitutto le consegne dei costruttori italiani sul mercato interno: grazie a un incremento pari al 10,3% hanno raggiunto il valore di 16,4 miliardi di euro. Positivo anche il trend delle importazioni, il cui valore si è attestato a 10,1 miliardi ossia il 9,6% in più rispetto all’anno precedente. Anche le esportazioni hanno fatto registrare un segno positivo, attestandosi a 33 miliardi di euro con un 3,9% in più. Nei primi nove mesi del 2018 (ultimo dato disponibile) i principali mercati di sbocco dell’of- ferta italiana di beni strumentali sono risultati: Ger- mania (+4,7%), Stati Uniti (+22,6%), Francia (+3,7%), Cina (-6,1%), e Spagna (+17,6%). Secondo le previsioni elaborate dal Gruppo Statistiche di Federmacchine, il 2019 dovrebbe invece chiudere con un debole rallentamento. Il fatturato si fermerà a 49,1 miliardi di euro (-0,7%), un rallentamento cau-
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