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27 rmo marzo 2019 mondo dei device intelligenti e connessi che saranno in grado, specie in ambito retail, di analizzare gli obiettivi dei consumatori che si recano in un punto vendita, per esempio, segnalargli promozioni perso- nalizzate o informazioni utili al proprio piano di ac- quisto. Se si analizza il mercato dell’industrial IoT, nel 2020, le stime parlano di 100 miliardi di dollari di giro d’affari con una crescita stimata annua di 7,3 punti percentuali. Perché questo valore? Flecchia spiega che settori come i trasporti, l’aeronautica, l’energia e la robotica dichiarano che l’IoT e la connettività sa- ranno i fattori chiave per lo sviluppo di applicazioni e si prevede che le nuove aziende avranno una marcia in più perché saranno da subito in grado di uscire sul mercato con prodotti già connessi facendo scattare la corsa all’adeguamento tecnologico da parte delle aziende più storiche. Uno sguardo all’Italia. L’Osservatorio del Politec- nico di Milano ha affermato che nel 2017 il mercato IoT ha pesato per 3,7 miliardi di euro con una crescita del 32% rispetto all’anno precedente e uno spiccato interesse da parte delle utility, che sono in forte fase di rinnovo e hanno capito che possono trarre benefi- cio dall’IoT. Secondo Flecchia anche gli ambiti smart building e smart logistic crescono a doppia cifra. Ma raccogliere le informazioni che provengono dagli og- costeranno da un dollaro o meno e quindi qualsiasi prodotto potrà comunicare e diventare un prodotto connesso e cambieranno anche le modalità di analisi dei dati che saranno prodotti da queste interfacce. Flecchia cita Cisco che stima, nel 2020, 50 miliardi di oggetti smart connessi con una crescita esponen- ziale. Secondo uno studio del Mckinsey Institute, nel 2025 l’IoT avrà un impatto globale sull’economia che andrà tra i 4 e gli 11 trilioni di dollari e i settori che la faranno da padrone sono il manifatturiero, quindi le fabbriche, gli smart robot, le smart city e tutto il Luca Flecchia , è Data Driven Innovation P4i: “I trasporti, l’aeronautica, l’energia e la robotica dichiarano che l’IoT e la connettività saranno i fattori chiave per lo sviluppo di applicazioni”. Mario Rapaccini , è professore di ingegneria economico-gestionale Dipartimento di Ingegneria presso l’Università di Firenze: “Le grandi aziende sono consapevoli dell’importanza dei servizi ma definire uno stato avanzato degli stessi è ancora presto”. Calogero Maria Oddo , è professore di biorobotica presso la Scuola Sant’Anna di Pisa: “Negli anni 60 la robotica era separata dal lavoratore oggi è indossabile o impiantabile”. Mauro Galano , è rappresentante WG Software Industriale, Anie Automazione: “Per integrare Mes o business intelligence si è passati dai device ai software IoT inserendoli in un’architettura preesistente”.

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