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43 rmo gennaio/febbraio 2019 digitali e comunicazione: non si spostano solo merci, ma anche risorse finanziarie, energetiche (attraverso gasdotti e oleodotti, per esempio) e di conoscenza. Le stesse infrastrutture devono essere oggi concepite come reti, un disegno che rende incompatibili logi- che individualistiche o di concorrenza tra differenti hub logistici. È per questo che l’Italia non è chiamata soltanto ad essere coinvolta all’interno di ‘rotte’ fisse all’interno di un fenomeno come la BRI: in gioco non c’è solo la definizione di vie fisiche ma una complessa rete di relazioni, a cui il nostro Paese può prendere parte da protagonista se riesce a proporre corretta- mente la propria competenza. Le analisi in un convegno. E proprio perché alla base di buoni rapporti commerciali sono indispen- sabili le relazioni, trattandosi di culture molto di- stanti, per avere successo nel business con il Paese del Dragone diventa importante comprendere a fondo anche le usanze e la mentalità degli imprenditori ci- nesi. Piccole incomprensioni possono infatti costare care: è per questo che esistono realtà che si occupano di mediare tra rapporti commerciali, ma anche cultu- rali, che sono sempre più al centro delle dinamiche di business di oggi con la Cina. Dei nuovi scenari e delle sfide per l’Italia di diventare il nuovo hub del mediterraneo per la Cina se ne è parlato nel convegno ‘China Change, China Chance. Il Dragone nel Mediterraneo: nuove opportunità e scenari per l’economia italiana’ che ha offerto un’a- nalisi delle relazioni commerciali cinesi con l’Italia, partendo dalle dinamiche attuali per individuare po- tenzialità e nuove linee di sviluppo che il mondo del trasporto e della logistica è invitato a cogliere. Il convegno è stato organizzato da Transpotec Logi- tec Lab (laboratorio di contenuti che idealmente riu- nisce gli appuntamenti formativi legati a Transpotec Logitec) e realizzato con il supporto tecnico-scienti- fico di Passion4Mobility. Un appuntamento che ha rappresentato un momento di confronto in attesa di Transpotec Logitec, la manifestazione di riferimento del mondo logistica e trasporti, organizzata da Fiera Milano dal 21 al 24 febbraio prossimi. La formazione e la conoscenza degli scenari economici con cui deve rapportarsi il settore sono, infatti, un valore aggiunto per gli operatori, importante quanto l’innovazione tecnologica di mezzi e servizi. Per questo si è scelto di affrontare uno dei temi più attuali nello scenario europeo: la presenza della Cina nel Mediterraneo e le opportunità e i rischi che questa situazione può offrire al settore della logistica e dei trasporti italiani. viaria (l’Italia ha ancora i treni più corti e con capacità di carico troppo ridotta rispetto alla media europea). Accanto ai nodi fisici, esistono poi importanti possibi- lità che vengono dalle attuali dinamiche commerciali. La nuova Via della Seta (o BRI Belt and Road Initiative), iniziativa cinese che apre direttrici di scambio tra ba- cino del Mediterraneo e Asia, che spesso ancora viene accolta con sospetto e diffidenza da parte dell’Europa, rappresenta un’opportunità molto importante: il 31% degli investimenti legati a questa strategia si concen- tra infatti nel Vecchio Continente. La Via della Seta coinvolge 65 Paesi, il cui PIL complessivo è di 25.000 mi- liardi di dollari, pari al 31% del PIL mondiale, mentre si stima di 11.000 miliardi di dollari il valore dell’import- export dei Paesi coinvolti, pari a un terzo del commer- cio internazionale (fonte SRM su Unctad). In questo scenario, forte del suo know-how, l’Italia può diventare un punto di riferimento per compe- tenza logistica, con ottime opportunità di successo e nuove potenzialità di sviluppo. Il progresso logistico non è, infatti, solo di infrastrutture ma anche di reti

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