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27 rmo gennaio/febbraio 2019 materiale sempre differente in tempi sempre più stretti. Le principali richieste che gli utilizzatori ci richiedono sono legate alle necessità di avere dati in tempo reale provenienti da tutti i processi, che compongono la vita della linea di produzione. Questi sono necessari e in- dispensabili per l’ottimizzazione dei flussi delle merci”. L’impatto sul lavoro. Qualsiasi lavoro è oggi coinvolto in varie forme di automazione. Quali rischi per l’occupa- zione? Come cambieranno i processi che governano le fasi produttive? Viviamo in una nuova era tecnologica in cui i robot e i computer sono sempre più in grado di svolgere anche attività che richiedono capacità co- gnitive. “Le nuove tecnologie - dice Scifo - sono desti- nate a modificare inesorabilmente il lavoro dell’uomo, in un’ottica più di affiancamento che di sostituzione. Il cosiddetto scenario della fabbrica buia è ben al di là dal venire, in quanto il valore aggiunto dell’essere umano resterà centrale anche in una gestione della logistica altamente innovativa”. E continua: “Probabilmente le attività del futuro riguarderanno la gestione e super- visione di robot a guida autonoma che trasferiranno le merci da un punto all’altro dello stabilimento, ridimen- sionando il ruolo di carrellisti e guidatori di muletti. Tali persone potranno essere destinate ad attività a maggior valore aggiunto, convertendosi in programmatori, su- pervisori di linee automatiche, addetti al controllo qua- lità, alla raccolta e il processo dei dati di produzione”. puntuale dei dati e la loro tracciabilità lungo l’intera filiera, dalla produzione alla spedizione del prodotto. Per far ciò gli strumenti tecnologici resi disponibili sul mercato sono innumerevoli: robot antropomorfi e mobili per la movimentazione dei prodotti e la loro palettizzazione, architetture MES ed ERP per un col- legamento in real-time tra pianificazione ed evasione ordini, differenti tipologie di sensori e Rfid Tag sulle linee automatiche per controllare e archiviare i dati di qualità e produzione”. “L’industria 4.0 impatta sull’intralogistica come su qual- siasi altro segmento industriale - afferma Nicoletta Ghi- roni, marketing & communication manager di B&R -: si propone di raccogliere e analizzare i dati e ottimizzare i processi basandosi sulle informazioni estrapolate dai dati stessi. Le aziende innovative e in rapida evoluzione potranno approntare e mettere a frutto nuovi modelli di business, come l’offerta di servizi e di manutenzione personalizzati in funzione del livello di servizio richiesto. Questo richiede, per esempio, garanzia di interconnes- sione per lo scambio di dati, sensori intelligenti come gli scanner di sicurezza per veicoli autonomi, robot e sistemi di movimentazione e assemblaggio, per automatizzare gli spostamenti e la movimentazione e ottimizzare l’u- tilizzo delle capacità delle batterie”. Conclude questo primo giro di interventi Simone Bizzarri, responsabile tecnico di Bancolini Symbol: “L’intralogistica 4.0 deve essere in grado di alimentare le linee di produzione con Tracy Brooks , industry solutions group manager di Yale : “Le operazioni della supply chain sono sotto crescente pressione per ottenere di più in meno tempo e con meno risorse. L’adozione di soluzioni automatizzate può aiutare a semplificare le attività riservate ai lavoratori”. Nicoletta Ghironi , marketing & communication manager di B&R : “L’automazione porta a uno spostamento delle competenze richieste alla forza lavoro: l’attività di smistamento o spostamento viene sostituita da attività più congeniali all’uomo come la progettazione, la realizzazione, la messa in servizio, la gestione”. Giulio Scifo , sales specialist di Comau : “Il paradigma industria 4.0 nel settore dell’intralogistica presuppone in primis la raccolta e la gestione puntuale dei dati e la loro tracciabilità lungo l’intera filiera”. Simone Bizzarri , responsabile tecnico di Bancolini Symbol : “L’intralogistica 4.0 deve essere in grado di alimentare le linee di produzione con materiale sempre differente in tempi sempre più stretti. È necessario avere dati in tempo reale provenienti da tutti i processi”.
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