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43 rmo novembre/dicembre2018 mulazioni a base vegetale o a base di esteri di sintesi derivati da fonti rinnovabili, capaci di creare un film omogeneo e stabile di olio tra il pezzo da lavorare e l’utensile, e nel caso di esteri sintetici di conferire al prodotto una elevata resistenza all’ossidazione, esten- dendone la durata in esercizio. Notevoli sono quindi i vantaggi a livello di sicurezza e salute degli opera- tori, grazie all’elevato punto di infiammabilità degli oli interi a base vegetale che assicurano ambienti più puliti e lavorazioni con macchine automatiche non presidiate. Di lubrificazione industriale attenta all’am- biente parliamo con Andrea Bellini, co-owner di Bel- lini Spa, Daryl Luke, global product manager Castrol, Paolo Muscetta, manager sviluppo e assistenza tecnica prodotti industria ENI, Jody Bassi, responsabile chemi- cal customer service Ridix/Blaser, e Roberto Paganuzzi, technical manager Europe di Shell. Mercato attento all’ambiente. La domanda di so- luzioni di lubrificazione che tutelano l’ambiente è in continua cresciuta, non solo con prodotti a base mi- nerale che migliorano la resa riducendo le emissioni, ma anche con una varietà in aumento di soluzioni biodegradabili a base vegetale e rinnovabile. “La do- manda di soluzioni di lubrificazione ecosostenibili è sicuramente in aumento - spiega Jody Bassi di Ridix, distributore dei prodotti Blaser -. Nella linea vegetale del marchio Blaser, il fatturato e il numero di clienti che seguono questa tecnologia sono in crescita, sia per quanto riguarda gli oli interi che le emulsioni, due tecnologie molto diverse per differenti lavora- zioni meccaniche, ma con in comune una base vege- tale ed ecosostenibile”. Conferma la crescita anche Andrea Bellini dell’omonima Bellini, secondo cui tra tutti i segmenti degli oli per lavorazioni meccaniche quello dei lubrorefrigeranti ecosostenibili è di sicuro il comparto in maggiore incremento: “Mentre infatti le prospettive di lungo termine nei metalworking fluids vedono nel complesso una contrazione dei vo- lumi aggregati, i lubrificanti vegetali sono ancora in una fase di introduzione, e le previsioni di domanda stimano una crescita costante per diversi anni”. La Paolo Muscetta , manager sviluppo e assistenza tecnica prodotti industria ENI : “La richiesta di lubrificanti ecosostenibili è diffusa da parte di tutti i soggetti del settore industriale, sempre più sensibili al miglioramento dell’ambiente di lavoro e alla tutela della salute degli operatori”. Roberto Paganuzzi , technical manager Europe di Shell : “Un approccio consulenziale dedicato, unito a tecniche di analisi e di monitoraggio avanzate e all’uso di prodotti performanti, è essenziale per migliorare le prassi di lubrificazione e consentire significativi risparmi”. Jody Bassi , responsabile chemical customer service Ridix/Blaser : “Con un olio vegetale intero, il rischio di incendio, di fumo e nebbie è infinitamente ridotto, e ciò si accorda alla tendenza a impiegare macchine au-tomatizzate che possono lavorare non presidiate”. Andrea Bellini , co-owner di Bellini : “Il maggior potere lubrificante tipico dei lubrificanti vegetali porta a migliori finiture superficiali e allungamento degli intervalli tra i fermi macchina, con incremento dei pezzi lavorati per singola affilatura”. Daryl Luke , global product manager Castrol : “I prodotti bio lube garantiscono elevata stabilità ossidativa fa-vorendo una maggiore durata dell’olio e conservandone le prestazioni più a lungo, con durata dell’utensile superiore, qualità migliorata e ridotta manutenzione”.

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