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43 rmo ottobre 2018 dati e alla crescente virtualizzazione delle macchine. I componenti stanno diventando capaci di elaborare i dati direttamente a bordo macchina, abbracciando il trend della decentralizzazione dell’intelligenza e dei sistemi di controllo. La ricerca dei costruttori di componenti va quindi verso lo sviluppo di sistemi di comunicazione e archiviazione, di software per ela- borazione dati e la sicurezza delle rilevazioni. La più approfondita comprensione dei processi consente infine di migliorare ulteriormente il bilancio ener- getico di componenti e impianti, ottimizzando i pro- cessi anche sotto il profilo dell’efficienza energetica e della sostenibilità lungo tutto il ciclo di vita dei sistemi. Di questo e altro abbiamo parlato con Mi- chele Pirelli, CNC product and market development Bosch Rexroth, Corrado Tamiozzo, chief engineer Metal Work, Francesco Capittini, Schaeffler Techno- logy center manager, e Simone Bassani, COO Wit- tenstein Italia. Raccolta dati e comunicazione. Dispositivi e com- ponenti dunque, divengono tecnologie di connetti- vità, conferendo un supplemento di intelligenza alle normali funzionalità offerte: “Le nostre soluzioni sono già dotate di connettività - spiega Michele Pi- relli - gli azionamenti, i controlli, i gruppi valvola, le centrali oleodinamiche e i motori sono già in grado di comunicare o attraverso soluzioni internet o in modalità wireless”. Poter contare su macchinari sensorizzati, in grado di auto-diagnosticare le proprie condizioni ed esigenze in termini manutentivi, è infatti un essenziale pre- requisito per un network produttivo efficiente con disponibilità dei macchinari pianificabile al 100%. I dati raccolti dal campo possono servire a tracciare la produzione, monitorare i consumi e prevenire i fermi macchina. Aggiunge Francesco Capittini: “Gli utilizzatori finali richiedono agli OEM macchine sempre più interconnesse, e realtà come il Gruppo Schaeffler supportano e a volte indirizzano queste esigenze tramite abilitatori meccatronici che inte- ragiscono con le unità di controllo delle macchine. Questi componenti meccatronici devono acquisire il maggior numero possibile di dati, come carichi, cop- pie, velocità, vibrazioni, temperature ecc.”. La rilevazione dei dati è però solo il punto di par- tenza dell’intelligenza abilitata dai componenti, i quali devono anche garantirne la condivisione, in- terfacciandosi con i sistemi di controllo macchina a livello superiore. “Il tipico esempio di smart component che svilup- piamo - spiega Corrado Tamiozzo - è il sistema di elettrovalvole EB80, che consente di monitorare e memorizzare il proprio stato di funzionamento, rac- Michele Pirelli , CNC product and market development Bosch Rexroth : “Possiamo fornire soluzioni software con cui raccogliere informazioni e analizzarle in modo molto semplice: generare una gran quantità di dati senza saperli poi gestire e leggere, infatti, non crea valore”. Francesco Capittini , Technology center manager di Schaeffler : “Molti dei nostri componenti sono in grado di eseguire una elaborazione e classificazione dei dati acquisiti già a bordo macchina, secondo un concetto di intelligenza delocalizzata che Industria 4.0 richiede”. Corrado Tamiozzo , chief engineer Metal Work : “Con la diffusione delle nuove tecnologie digitali diventa fondamentale l’integrazione di sensori che consentano al componente di fornire a sistemi di controllo superiori informazioni sul proprio stato o sull’ambiente che lo circonda”. Simone Bassani , COO Wittenstein Italia: “Il rapporto con i progettisti è in continua evoluzione, sia grazie alle nuove tecniche di virtualizzazione dei macchinari, sia per la grande quantità di dati che volendo possono essere rilevati a bordo macchina sull’impianto esistente”.

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