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27 rmo ottobre 2018 in costante crescita e i produttori di nazioni come Germania, Francia e USA che possono contare su re- gimi economici più favorevoli. Breton riesce a dare il suo supporto con impianti che garantiscono un’alta produttività e consentono una gestione della pro- duzione senza il continuo presidio dell’operatore”. Naturalmente, è appena il caso di accennarlo, gli strascichi della crisi e le trasformazioni che ha inne- scato hanno lasciato segni profondi nel mercato, in taluni casi inasprendo certe dinamiche… “A dieci anni dalla grande crisi il mercato, come da aspettative, non è tornato ai livelli numerici pre- 2008, ma soprattutto è mutato - dice Marco Colombi - i progetti sono ancora esasperati nella contrazione dei tempi, e le commesse garantite, di durata più breve. Solamente grandi Gruppi OEM riescono a fare previsioni di medio termine, mentre tutta la catena di fornitura (Tier I, II e oltre) è stressata per produrre rapidamente, con affidabilità e in modo consistente, pezzi di qualità. L’impatto sui progetti di investimento in macchinari ha un duplice effetto: la ricerca di macchinari flessibili, che possano quindi essere facilmente riconfigurati, e il focus su tempi di consegna che siano veloci e, soprattutto, coerenti con quanto preventivato. I costruttori italiani, in aggiunta, si giocano la partita coi principali compe- titor (per il settore dei centri di lavoro orizzontali, prevalentemente grandi aziende tedesche e giap- ponesi) sulla customizzazione delle applicazioni e sulla qualità del servizio offerto al cliente. I princi- pali trend tecnologici e potenzialmente ‘disruptive’, sono la digitalizzazione e l’additive manufacturing. La digitalizzazione, nell’evoluzione della strategia manutentiva in ottica predittiva, sposta verso la trasformazione dei macchinari da ‘asset’ in ‘utility’, mentre l’additive, se dimostrerà di poter raggiun- gere velocità significative di adduzione materiale, potrebbe restringere il campo delle macchine per asportazione alla sola finitura”. Controllo dei processi e dei dati. Sembra che la tendenza dominante sia quella di puntare al con- trollo dei processi e a gestire un prevalere della qua- lità sulla quantità… “L’Industria 4.0 sposta l’attenzione dalla singola macchina all’intera officina, l’obiettivo sarà il con- trollo completo sulla produzione - spiega Andrea Guderzo - gli stabilimenti dovranno avere macchine interconnesse, capaci di scambiarsi dati produttivi e di rendere fruibili le informazioni. I manager po- tranno affrontare un mercato dai volumi sempre più bassi, e una clientela che richiede personalizzazione spinta del proprio prodotto. Gasparini Industries, come azienda monoprodotto (la piegatura copre il 90% del business) sta sviluppando il proprio CNC dedicato alle linee automatizzate, con intercon- nessione a monte e a valle della filiera produttiva. Possiamo puntare a questo target grazie al nostro dipartimento ricerca e sviluppo, dotato di software house interna, che consente di progettare e realiz- FOTO GASPARINI

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