RMO_215

24 rmo ottobre 2018 È già passato un decennio, ma, al solo nominarla, la grande crisi del 2007/2008 fa venire ancora i brividi lungo la schiena. Infatti il deflagrare del di- sastro si srotola davanti agli occhi come fosse oggi: la crisi dei mutui ‘subprime’ si trasferisce all’econo- mia reale statunitense ed europea, provocando una caduta di reddito e occupazione. In cotanto incendio, buttano benzina sul fuoco la restrizione del credito bancario a famiglie e imprese, il crollo dei mercati azionari e dei prezzi delle abitazioni e il progressivo deterioramento delle aspettative, per l’appunto, delle persone e delle aziende, con conseguenti ri- percussioni su consumi e investimenti. Le interdipen- denze commerciali tra Paesi, infine, comportano una pesante riduzione degli scambi a livello globale. Sono trascorsi dieci anni da quando una delle peggiori crisi economiche dell’era contemporanea sconvolse il mondo. Anche il mercato delle macchine utensili fu colpito in maniera dura. Ne riparliamo oggi con alcuni protagonisti, per capire come, da allora, le imprese italiane si siano trasformate e con che strumenti puntino al futuro INCHIESTA Nel 2009 la produzione e il consumo mondiali di macchine utensili si sono contratti di quasi il 30%. La produzione italiana di settore si è fermata a 4.093 milioni di euro, diminuendo del 30% rispetto al 2008. Il consumo è calato del 44,2%, a 2.333 milioni di euro, per effetto della forte contrazione di con- segne interne (-37,6%, 1.566 milioni di euro) e im- portazioni (-54,1%, 767 milioni di euro): insomma… un disastro. Per fortuna quel periodo nero è alle spalle, ma è indubbio che abbia segnato fortemente il comparto. Proprio per questo abbiamo deciso di aprire una ri- flessione sul decennio trascorso e sentire il parere di alcune aziende italiane che hanno gentilmente risposto al nostro invito. Un aspetto di grande in- di Daniele Pascucci Fuga dal passato

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=