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PERSONAGGIO DEL MESE 22 rmo ottobre 2018 dimostrazione del fatto che Sandvik Coromant segue la via del dialogo”. Quali consigli darebbe a una giovane donna interessata al settore tecnico? “Segui i tuoi sogni e non badare troppo a quello che gli altri possono pensare delle tue scelte. Per- sonalmente, ho imparato abbastanza presto ad aprire le porte ed esplorare le situazioni, invece di esitare troppo. Non sai mai dove andrai a finire, ma c’è tutto un mondo di opportunità là fuori se hai il coraggio di uscire dalla tua comfort zone per andarle a cogliere”. Le donne potrebbero chiudere il gap di competenze che oggi c’è nel mondo industriale? Sì, c’è una generale mancanza di competenze nell’industria, laddove la digitalizzazione e l’au- tomazione richiedono a gran voce nuovi e diversi skill rispetto a quelli cui siamo stati abituati. La complessità aumenta, e siamo continuamente im- pegnati a spingere più in là i confini per restare in testa alla competizione. In generale, le donne pensano in maniera un poco differente, e possono portare prospettive e valori nuovi, per cui nuo- vamente avere dei gruppi di lavoro misti porta benefici. La digitalizzazione potrebbe inoltre au- mentare l’attrattiva per talentuose giovani donne ingegnere, proprio perché richiede competenze inedite, oltre al fatto che incrementerà la flessi- bilità nei luoghi di lavoro aprendo opportunità completamente nuove. Nel 21esimo secolo, l’ugua- glianza di genere e il gender empowerment sono più importanti che mai, e le carriere nell’industria Quella di Nadine Crauwels, prima presidente donna di Sandvik Coromant, è una storia di coraggio e perseveranza. digitale tracciano un percorso per raggiungere l’uguaglianza tra i generi e dare potere a tutte le ragazze e le donne in settori tradizionalmente dominati dagli uomini”. Gli uomini come potrebbero cambiare in meglio per favo- rire una maggiore inclusione delle donne nell’industria? “La diversità in un team di lavoro attualmente è piuttosto difficile da accettare. Quando tutti sono simili, quando tutti pensano e agiscono alla stessa maniera, le cose sono più semplici. Il fatto è, però, che abbiamo bisogno della diversità per progre- dire. Tutti dobbiamo renderci conto del potere che è insito nella differenza, e lasciare che le vi- sioni e gli angoli prospettici altrui ci attraversino. È allora che arrivano i risultati. Ciò vale sia per le donne che per gli uomini, ma nell’industria le donne in genere sono viste come delle creature bizzarre. Al tempo in cui ero l’unica donna alle vendite, i miei colleghi uomini spesso esitavano nel chiedermi ad esempio di unirmi a loro dopo il lavoro, poiché non sapevano quale sarebbe stata la mia reazione. Dobbiamo osare chiedere, e dobbiamo coinvolgerci vicendevolmente. Anche le donne possono aiutare in questo processo, non adottando atteggiamenti maschili ma diventando consapevoli delle differenze e cominciando a pro- porre le proprie idee e opinioni in maniera chiara, senza prendere le cose sul personale. Questo è ciò che la mia carriera mi ha insegnato. Abbiamo solo bisogno di trovare dei modi per lavorare insieme in maniera efficiente”. @marcocyn
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