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107 rmo ottobre 2018 zione. I mercati volatili nella gran parte dei settori rende redditizia la manifattura di piccoli lotti sempre più im- portante. In altre parole, i produttori, devono produrre un numero ancora più grande di varianti e modelli di prodotti in quantità variabili. Nuovo e flessibile per il futuro stabilimento. Maggiore customizzazione, più varianti di prodotto e il progressivo abbandono della produzione di massa rigida a favore di prodotti personalizzati che i clienti possono configurare secondo le proprie necessità nel mondo digitale sul loro PC, e ordinare su Internet da un distributore o direttamente online dal produttore. Tutti questi sviluppi richiedono un cambiamento radicale nel modo di pensare. Questo perché la produzione di beni avrà bisogno di diventare decisamente più flessibile in questo nuovo mondo. Allo scopo di raggiungere questo obiettivo in futuro, saranno richiesti nuovi concetti di produzione che favoriscano una produzione estrema- mente versatile su scala industriale e collegata in rete per l’intera catena di processo. Anche la logistica della produzione subirà un cambiamento decisivo. I robot si muoveranno liberamente all’interno dello stabilimento produttivo su piattaforme mobili, eseguendo un’am- pia gamma di compiti differenti e interagendo con gli umani. I primi approcci per la produzione del futuro sono già stati adottati: per esempio, Kuka ha sviluppato il concetto di produzione a matrice. Utilizzando le piat- taforme mobili il sistema a matrice può convertirsi auto- maticamente ‘on the fly’ ad altri tipi di prodotti, senza tempi di attesa né fermi di produzione. In questo modo sarà possibile realizzare serie personalizzate come parte integrante di Industria 4.0 senza limitazioni nel contesto della produzione industriale di massa. Anche l’industria automotive sta lavorando intensamente sulla produ- zione del futuro, basti pensare al progetto di ricerca Arena 2036 di Daimler. I sistemi di produzione versatile descritti in questo progetto per la produzione efficiente di veicoli di nuova concezione fanno del tutto a meno di nastri trasportatori e barriere di sicurezza. I robot imparano a ‘camminare’. I sistemi robot mo- bili giocano un ruolo chiave in questi scenari futuri. Ed è giusto sia così, perché costituiscono un salto di qua- lità nell’evoluzione degli AGV. In collaborazione con un robot rilocabile, le piattaforme che navigano in modo autonomo in futuro saranno in grado di svolgere non solo compiti di trasporto convenzionali, ma anche di ca- rico e scarico e lavorazione, cooperando direttamente con gli umani. O, per dirla in altro modo: i robot stanno ‘imparando a camminare’ e in futuro si muoveranno con flessibilità verso le diverse celle produttive, invece di rimanere immobili dietro le loro barriere di sicurezza. Non sarà allora più necessario trasportare i componenti fino al robot, ma sarà quest’ultimo a muoversi diretta- mente verso il componente e a lavorarlo immediata- mente. Applicazioni potenziali illimitate. Questa nuova mobilità sta aprendo applicazioni potenziali per robot in molti rami industriali in cui costi d’investimento, per esempio per operare su un’unica macchina, in prece- Il KMR iiwa combina i punti di forza del robot sensibile leggero LBR iiwa con quelli della piattaforma mobile KMP 200.
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