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103 rmo ottobre 2018 L’isola automatizzata per processare, assemblare, controllare e imballare in bobina. La collaborazione tra i due robot e l’operatore avviene in sicurezza grazie a Melfa Safe Plus. con cui i componenti semilavorati, arricchiti con sistemi di selezione intelligente, vengono convogliati verso il primo robot. I minuscoli contatti vengono quindi inse- riti dal robot in un piccolo stampino in plastica dotato di sei o nove alloggiamenti, a seconda del formato di produzione. Il semilavorato plastico viene prelevato da una pinza e posizionato in un secondo posaggio me- tallico sopra il precedente. Al termine del carico, una navetta porta i semilavorati nella servo pressa per la chiusura a pressione. La forza di chiusura è controllata attraverso un sistema elettronico. In seguito il robot appoggia il semilavorato nel secondo tool, in cui viene completato il montaggio con l’inserimento e pressa- tura degli ultimi contatti. Al termine del montaggio il secondo robot porta il pezzo finito nell’area di con- trollo. Il componente assemblato è, infine, convogliato e impacchettato in una bobina. Questo sistema permette all’azienda di lavorare circa 1 milione di pezzi l’anno, con elevati standard di qua- lità e ridotti tempi di set-up: basti pensare che i cambi formato richiedono solo 15 minuti. Inoltre, un pan- nello operatore permette di gestire tutte le funzioni principali della macchina, come la parametrizzazione della forza e della quota finale di pressatura oppure la gestione dei sistemi di alimentazione e del sistema di visione. In questo modo, la produttività è stata incre- mentata di circa 2 volte e mezzo rispetto a un semplice montaggio manuale, non comprensivo di controllo e packaging. La collaborazione tra i due robot e l’ope- ratore avviene in completa sicurezza e senza riper- cussioni sulla produttività della macchina, grazie al modulo di sicurezza avanzato Melfa Safe Plus. Cooperazione tra robot e operatori. In un’ap- plicazione di questo tipo, i robot devono essere in grado di rispondere sia alle esigenze qualitative della produzione, sia alle necessità operative derivanti dal fatto che si trovino a stretto contatto tra loro, condi- videndo una parte dell’area di lavoro. Sono pertanto fondamentali alte prestazioni in termini di sicurezza, ripetibilità, precisione e flessibilità. In particolare, per garantire la sicurezza è fondamentale annullare il rischio di collisione sia tra i due robot sia tra di essi e un’eventuale addetto alla manutenzione presente nell’area di lavoro. A ripari aperti, il modulo di sicurezza Melfa SafePlus riduce la velocità del robot fino a livelli normati di sicurezza e assicura quindi l’ac- cesso dell’operatore alla cella in totale sicurezza. Il mo- dulo consente inoltre di definire diverse aree di lavoro a velocità ridotta, così che il robot possa adattare il suo comportamento in prossimità dell’uomo. Il risultato è la trasformazione temporanea di un robot industriale standard in un robot cooperativo, limitata al tempo in cui questo si rende necessario e, quindi, senza riduzione di produttività della macchina. Le prestazioni in termini di precisione dei robot antropomorfi sono state portate al limite, dovendo provvedere all’inserimento dei pezzi in posaggi caratterizzati da un’intercapedine massima di 5 centesimi sui lati. Infine, Wurth Electronik Stelvio Kontek ha dedicato grande attenzione alla ripetibilità delle operazioni. Per l’azienda è infatti fondamentale che ogni ciclo sia uguale all’altro. Oltre all’elevata qua- lità delle soluzioni adottate, a questo scopo contribuisce anche un database per la memorizzazione dei principali parametri e per il logging degli errori, capace di abili- tare anche un’autodiagnosi delle funzionalità principali ad ogni ciclo.
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