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85 rmo settembre 2018 vita a un proficuo rapporto di collaborazione che può partire già in fase di progettazione. Se le esigenze sono complesse, la filosofia è quella di impegnarsi fino a trovare una soluzione che porti a dei veri risultati, dicono i tecnici aziendali, in modo dinamico e versatile. Una delle ultime realizzazioni di Transfluid è un sistema di automazione curva tubi appositamente sviluppato per pezzi lunghi 6 m con diametri ridotti che può lavorare a una velocità elevata e costante. Allo stesso tempo, una cella di produzione Tran- sfluid è in grado di processare tubi più corti di 500 mm con un’ampia varietà di geometrie di curvatura e in grandi quantità. Tubi con rivestimenti. Un altro aspetto partico- larmente difficoltoso è la manipolazione durante il processo dei tubi con rivestimenti. Con superfici delicate, infatti, è necessaria particolare cautela du- rante la lavorazione. Per garantire che la produzione possa essere effet- tuata in modo sicuro, rapido e accurato, Transfluid ha equipaggiato due robot – impiegati come cur- vatrici – rispettivamente con diversi magazzini (vedi foto in apertura). Un magazzino è il cosiddetto con- vogliatore a catena: alimenta i tubi lunghi verso il robot di curvatura. I tubi vengono contrassegnati tramite codifica di modo che i robot riconoscano quali sono le geometrie da applicare. Allo stesso tempo sono in grado di curvare un tubo lungo ri- spettivamente da un lato fino al centro. Alla fine della lavorazione il pezzo viene posizionato su uno scivolo. Inoltre, la cella di curvatura è dotata di un convo- gliatore a gradini separato, in grado di caricare tubi di due diverse lunghezze. Ogni robot lavora quindi una geometria diversa o tubi con un diametro di- verso a seconda del caso. In questo modo si può ge- stire in parallelo una serie più grande di pezzi corti e, in modo altrettanto efficace, anche pezzi lunghi. Tecnologia robotizzata. “Un’ulteriore sfida nello sviluppo della nostra soluzione automatica era data dal fatto che i tubi avessero entrambe le estremità pre-formate o l’anello mordente già montato - spiega Stefanie Flaeper, amministratrice delegata di Transfluid - con la tecnologia robotizzata si può iniziare con la geometria di curvatura su entrambe le estremità montate a una brevissima distanza dalla curva. Grazie a questa tecnica di curvatura, il processo, ossia preparare le estremità prima e poi eseguire la curvatura, può essere applicato a tutti i tubi”. Pertanto, la sagomatura precedente delle estremità è realizzabile in modo molto più economico e ve- loce. Non ci sono limitazioni geometriche dovute a questo processo e il tubo può essere chiuso con tappi. In questo modo diventa utilizzabile subito dopo la curvatura. Oltre alla flessibilità, il sistema di automazione ha un altro punto di forza con un vantaggio da non sottovalutare: i robot non devono essere program- mati. Come per le curvatrici tradizionali, anche i robot di curvatura possono caricare i dati necessari da un file di dati direttamente dal sistema CAD e trasformarli in una geometria di curvatura. Quindi anche lo scoglio della programmazione, ormai ap- partiene al passato. E, online, i sistemi possono essere collegati con tutti i relativi dispositivi di misura. A sinistra, i robot di curvatura sono in grado di curvare sia tubi lunghi sia corti; a destra, il cosiddetto convogliatore a gradini: alimenta con tubi lunghi il robot di curvatura.

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