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75 rmo settembre 2018 se deve spostarli dal basso verso l´alto”. Tra i campi di impiego concreti per i nuovi robot di Hannover figura, ad esempio, il caricamento delle macchine. Inserire componenti, premere il pulsante, atten- dere, prelevare di nuovo il componente e metterlo in un apposito contenitore... ripetendo le stesse operazioni per l´intera giornata. “Sono lavori mo- notoni, che si dovrebbero evitare. I collaboratori umani possono invece dedicarsi ad altre attività a valore aggiunto”, afferma con convinzione Jens Kotlarski. Kotlarski opera sin dalla fondazione di Yuanda Robotics come capogruppo presso l´Istituto per i sistemi meccatronici dell´Università Leibniz di Hannover. I primi robot ‘Made in Hannover’ sono progettati in modo specifico come assistenti di pro- duzione per il funzionamento continuo. Questo approccio impone inoltre nella pratica di trovare la soluzione più efficace sotto il profilo termico per la dissipazione verso l´esterno delle perdite termiche degli azionamenti. Elevata densità di forza. La struttura dei motori modulari KBM di Kollmorgen migliora in questa fase l´eliminazione delle perdite termiche grazie a un’efficiente convezione tramite le articolazioni del robot. Una soluzione così efficace consente ai motori KBM di sviluppare tutte le loro prestazioni senza il minimo derating. “Per noi la densità di forza e di potenza era un fattore essenziale a fa- vore di questi motori - spiega Matthias Dagen, co- fondatore dell´azienda -. Per poter costruire bracci articolati compatti dall´ingombro ridotto occorrono motori piccoli a prestazioni elevate. Più la progetta- zione è snella e leggera, maggiori saranno i carichi che i robot potranno trasportare”. Nel complesso, con questa soluzione si rafforzano il comporta- mento inerziale e il rapporto tra peso e capacità di carico. La leggerezza della struttura è tuttavia un requisito che comporta dei limiti, poiché sono comunque necessarie superfici e masse per riuscire a dissipare positivamente le perdite termiche. I motori modulari KBM di Kollmorgen mostrano, da questo punto di vista, un comportamento termico straordinariamente solido. Gli esperti di servoazio- namento e motion control indicano un carico am- missibile permanente interno dell´avvolgimento dello statore pari a 155 °C. Fattori come questi erano parametri determinanti per la configura- zione e l’architettura dei motori modulari KBM. La stretta collaborazione in campo ingegneristico tra Yuanda Robotics e Kollmorgen, soprattutto nella persona del project manager di Kollmorgen Markus Grohnert, ha avuto un ruolo essenziale in questo caso. “Il rapporto personale costituiva per noi un fattore altrettanto fondamentale nella scelta del produttore più adatto alle nostre esigenze”, sot- tolinea Matthias Dagen. Oltre ai solidi indicatori prestazionali, per le giovani start-up sono impor- Jens Kotlarski (a sinistra) e Matthias Dagen (destra), rispettivamente amministratore e co-fondatore di Yuanda Robotics, spin-off di tre scienziati dell’Università Leibnitz di Hannover con partecipazione finanziaria del Gruppo cinese Shenyang Yuanda Aluminium Industry.

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