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di maturare le decisioni d’acquisto - ha annunciato Carboniero -. Nel lungo periodo poi, il superammor- tamento dovrebbe divenire strutturale per accom- pagnare le imprese italiane - di tutte le dimensioni, ma prevalentemente le micro, che sono quelle meno strutturate in termini di 4.0 - in un processo di aggior- namento costante e cadenzato nel tempo”. Se questo non fosse possibile l’associazione chiede che sia almeno introdotto il sistema degli ammortamenti liberi, poichè i coefficienti sono fermi al 1988 e non rispecchiano più il ritmo di aggiornamento richiesto oggi dal mercato. C’è poi il capitolo della formazione. “Occorre accom- pagnare questo processo di inserimento di nuova tecnologia con un uguale impegno sulla vera risorsa delle imprese: l’uomo - continua -. Per questo chie- diamo che il provvedimento dedicato alla forma- zione, così come definito nel programma Impresa 4.0, sia perfezionato”. Per Ucimu, il credito di imposta al 40%, attualmente applicato al solo costo del lavoro del personale coinvolto nella formazione, dovrebbe essere esteso anche al costo dei corsi e dei formatori impiegati, che è poi la spesa più gravosa per le PMI. “Dobbiamo incentivare le imprese ad aggiornare il proprio personale - si addentra Carboniero -. Sul fronte dei giovani deve continuare il lavoro sugli ITS, istituti di alta formazione tecnica post diploma la cui distribuzione sul territorio deve divenire sempre più capillare”. @lurossi_71

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