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34 rmo settembre 2018 STRATEGIE ciclo produttivo. Comau ha poi deciso di portare la propria competenza per entrare anche nel mercato dei robot collaborativi, ambito oggi presidiato da so- luzioni in una matrice di piccole portate e sbraccio ridotto. “In considerazione anche del nostro retaggio Automotive - spiega Calvetto -, abbiamo pensato di approcciare il mercato dei collaborativi dal lato op- posto, offrendo portate e capacità elevate: Aura, il collaborativo di Comau, offre una capacità al polso di 170 kg e uno sbraccio di 2,8 metri”. Caratteristiche che fanno acuire l’attenzione sulle potenziali appli- cazioni della tecnologia collaborativa Comau, e su come possa essere gestita qui la collaboratività. L’a- zienda ha realizzato i propri collaborativi rivestendo i robot tradizionali con delle pelli al cui interno vi sono due tipologie di sensori, di contatto e di prossimità. Al contatto con la pelle del robot, o all’avvicinarsi ad essa, la macchina riduce la velocità e si ferma, in funzione della programmazione. “Oltre al fatto che la pelle è in materiale soft, che attutisce l’impatto in caso di contatto - spiega quindi Calvetto -, con que- sta stessa tecnologia possiamo non solo rivestire il robot, ma anche l’end-effector, il gripper o l’organo di presa, fornendo agli utilizzatori non solamente il robot collaborativo, ma rendendo collaborativa anche l’applicazione”. I collaborativi Comau sono già stati adottati in ambito Automotive per l’alimenta- zione di particolari metallici sciolti su celle di salda- tura ad arco, operazione che viene completata con alcune attività manuali gestite in simultanea da un operatore. Altri studi sono stati quindi fatti in altri ambiti, come il settore Automotive per il montaggio dei sedili all’in- terno delle scocche auto, operazione complessa che non è possibile fare in automatico, richiedendo la pre- senza dell’operatore che guidi l’inserimento del sedile in maniera adeguata; e come il settore tessile, per mo- vimentazione di rotoli e tessuti di grandi dimensioni sostituendo gli azzeratori di peso, offrendo grazie alla funzione manual guidance all’operatore la possibilità di prendere e muovere il robot per portarlo in posi- zione una volta arrivato in zona di montaggio. Formazione nella robotica. La crescita continua del mercato della robotica e dell’automazione comporta un concomitante aumento di aziende che ingegne- rizzano robot, o che li integrano in macchine e celle, che necessitano quindi di molto lavoro a supporto. “Se un tempo l’idea del programmatore di robot fa- ceva pensare a chissà quale sorta di scienziato, l’e- voluzione della tecnologia oggi fa diventare sempre più semplice gestire un robot - spiega Calvetto -. Il problema è che data la grande domanda, mancano le persone in possesso anche delle basi minime ne- cessarie”. Comau ha pertanto deciso di contribuire a colmare il gap nella domanda di competenze di robotica sul mercato, con il patentino della robotica, offerta formativa nata in seno alle iniziative della Comau Academy e rivolta nello specifico al mercato dei robot. “Si tratta di un corso di 100 ore sulla pro- grammazione e uso base dei robot - illustra Calvetto -, pensato per le scuole superiori, istituti tecnici e non solo. In pratica consta dello stesso corso che offriamo Comau contribuisce a colmare il gap nella domanda di competenze di robotica con il patentino della robotica, offerta formativa nata in seno alle iniziative della Comau Academy. Il progetto è stato approvato dal Miur.

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