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IN BREVE 86 rmo giugno/luglio 2018 Scanalatura frontale sicura Sandvik Coromant presenta CoroCut QF, sistema per scana- latura frontale che offre sicurezza e affidabilità di processo elevate anche in lavorazione di scanalature strette e profonde, con accesso anche nei punti più difficili. CoroCut QF migliora il controllo truciolo nella scanalatura frontale, dove l’accumulo dei trucioli può portare a rottura dell’inserto. Il design robusto favorisce elevata rigidità delle lame, mentre il refrigerante ad alta precisione sopra e sotto l’inserto crea le ideali condizioni per una scanalatura frontale corretta e ripetibile. L’inserto è infatti inclinato per offrire maggiore stabilità, mentre l’in- novativo design delle fenditure assicura la corretta forza di bloccaggio. Speciali binari sopra, sotto e sul retro dell’inserto ne minimizzano lo spostamento, aumentando la sicurezza di processo. La nuova versione della testina CoroTurn SL a mon- taggio assiale consente l’utilizzo di CoroCut QF sulle barre di alesatura antivibranti Silent Tools. CoroCut QF sarà disponibile con larghezze di taglio di 3 e 4 mm e quattro qualità con ge- ometria -TF per scanalature frontali profonde, oltre che con servizio di personalizzazione Tailor Made. Monitoraggio delle emissioni da Sick Sick presenta GHG (Green House Gas) Control, una completa soluzione per la misurazione e il monitoraggio dei gas in situ. Con la direttiva 2003/87/CE l’Unione Europea si è prefissata un ambizioso ma importante obiettivo: ridurre del 20% le emis- sioni di gas serra entro il 2020. Per questo motivo la maggior parte degli impianti che producono questi gas sono tenuti a comunicare le proprie emissioni annue. Il calcolo può essere effettuato con due differenti metodi: attraverso misure dei diversi combustibili, analisi di laboratorio e l’acquisizione di dati per calcolare in modo complesso i flussi di fonti, oppure utilizzando dei sistemi di misura continua a camino. GHG Control di Sick si muove sicuro in questa seconda direzione garantendo la massima precisione nella misura della concen- trazione dei gas serra e della portata delle emissioni. La solu- zione offre una stima precisa e in tempo reale delle emissioni di inquinanti a effetto serra, registrando la concentrazione di CO 2 e N2O e la portata volumetrica in modo totalmente auto- matico. Con GHG Control non è richiesta alcuna conversione umido/secco; temperatura e pressione all’interno del camino non influenzano in alcun modo le sue performance. Il metodo di misurazione diretta, inoltre, semplifica considerevolmente la gestione di cambi o miscele di combustione. Tutto ciò ga- rantisce un’incertezza del 2%, soddisfacendo ampiamente i requisiti dei livelli 4 e 3. Inoltre, una stima precisa si traduce in un risparmio economico. Eliminate le onerose misure fiscali, le analisi di laboratorio e l’acquisizione di dati e certificazioni, i costi operativi vengono abbattuti. In più, la misurazione ef- fettiva e reale dei gas emessi, e non una loro stima, consente di pagare solo le tonnellate di CO2 realmente emesse. GHG Control è quindi la soluzione perfetta per i gestori di impianti che devono quantificare correttamente le emissioni di CO2 e N2O e garantire che siano rispettati i requisiti di accuratezza legati alle dimensioni e al rischio degli impianti, in totale sicu- rezza e con la massima precisione. Manutenzione preventiva estesa VSE15x di IFM electronic è un sistema diagnostico a 6 canali per il condition monitoring dello stato di macchine, progettato per analizzare quattro se- gnali dinamici e due ingressi analogici. La serie VSE15x dispone di diverse in- terfacce del bus di campo, per lo scam- bio di dati con un PLC. In tal modo è possibile visualizzare i valori di misura direttamente sul sistema di controllo, per adattare in modo ottimale le fun- zioni di monitoraggio agli stati opera- tivi e ai processi della macchina. Oltre ai bus di campo vengono fornite anche due uscite rapide di commutazione digitali (tempo di risposta ≤1 ms) per la gestione di allarmi con tempi critici. La connes- sione diretta al PLC con bus di campo consente lo scambio di parametri ausiliari, come velocità di rotazione e trigger per stati operativi, e di allarmi con tempi non critici propri del con- dition monitoring. In tal modo viene ridotta la complessità dei cablaggi, con inoltre un risparmio di costi per la fornitura centrale e uscite corrispondenti sul PLC.

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