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35 rmo giugno/luglio 2018 circa tremila macchinari. Altro caso: Porta Solutions, che produce macchine utensili multimandrino, aveva intenzione di ottimizzare i flussi energetici fra i vari mandrini che sono sulle macchine; il problema era quello di passare l’energia di recupero prodotta dal primo mandrino a quello della lavorazione successiva. Quindi bisognava trovare il sistema di controllare la grande quantità di energia in gioco per gestirla in maniera intelligente fra i vari mandrini. Questi ultimi, senza avere effetti sulla lavorazione, possono essere fatti partire un millesimo di secondo prima o un mil- lesimo di secondo dopo a seconda di come si voglia costruire la sequenza del passaggio di energia da un mandrino all’altro; ma in un plant non c’è la possibilità di avere la potenza di calcolo necessaria per processare questo tipo di algoritmo, ma sul cloud sì. Quindi, Porta Solutions, Microsoft e anche qui Alleantia, hanno messo a punto una soluzione che è in grado di far risparmiare qualcosa come il 42% dell’energia impie- gata. Secondo noi è la dimostrazione di quanto possa essere efficace fare ecosistema fra imprese”. Secondo Filipelli, questa filosofia sta dunque dando, già da oggi, e quotidianamente, i suoi frutti, e, a conferma di ciò, racconta anche del caso di Cavagna Group che produce componentistica e sistemi per il controllo dei gas compressi. Fra questi le valvole. Un caso che dimo- stra come uno degli oggetti più ‘meccanici che esistano’, la valvola appunto, possa avere una sua forte innova- zione: “In collaborazione con una microimpresa (4Solid) Cavagna ha messo a punto una innovativa valvola ‘sen- sorizzata’ applicata sulle bombole per l’ossigeno-tera- pia – ha raccontato Filipelli – facendo in modo che in un ospedale si possa sempre sapere in tempo reale queste bombole dove siano e conoscere il loro stato di carica. Questo è un esempio molto importante perché dimo- stra come sia possibile creare collaborazioni vincenti fra grandi e piccole imprese sulla base di una comune ten- sione verso l’innovazione”. Mentalità aperta. Sul rapporto fra aziende e in- novazione, Vincenzo Manzoni osserva che spesso si hanno difficoltà nel reperire giovani risorse che siano disposte a entrare in una azienda vista dall’esterno come troppo ‘meccanica’ e come quindi sia necessario uno sforzo supplementare per far comprendere che, seppur una fabbrica produca tubi, questo non voglia dire che manchino al suo interno sofisticati sistemi tecnologici e digitali. All’argomentazione di Manzoni, si aggancia Fabio Golinelli, sottolineando come sia necessario che la digitalizzazione venga preceduta da una corretta messa a punto dei flussi aziendali, perché sarebbe inutile spingere al massimo sull’informatizzazione dei processi senza aver prima razionalizzato questi ultimi.

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