TrM_458

20 trasmissioni meccaniche 458 • novembre / dicembre 2023 SCENARI dell’occupazione: il 25% (dopo il 29% e il 33% delle precedenti inda- gini) delle imprese intervistate ha aumentato le consistenze del proprio portafoglio ordini; il 24% (in discesa dal 30% scorso) prevede incrementi di produzione per i prossimi mesi; il 12% (superiore all’8% della pre- cedente rilevazione) ritiene di dover ridurre gli attuali livelli occupaziona- li. Rimane sostanzialmente stabile e su livelli comunque significativi (7% rispetto al precedente 8%) la quota di imprese che valuta cattiva o pessima la situazione della liquidità aziendale. Difficoltà di reperimento di manodopera A fine giugno 2023 si conferma mol- to elevata la percentuale di imprese che hanno dichiarato di incontrare difficoltà nel reperire i profili pro- fessionali necessari per lo svolgi- mento dell’attività aziendale: 70% una quota sostanzialmente in linea con il 71% ottenuto nell’analoga rilevazione svolta a giugno 2022, e comunque superiore alle indagini ancora precedenti. Con riferimento alla tipologia di competenze ricer- cate, le più difficili da reperire sono quelle tecniche di base/tradizionali (42%), più distanziate quelle trasver- sali (27%) (intese come la capacità di risolvere problemi, di prendere de- cisioni, di lavorare in gruppo, di co- municazione, di autonomia) e quelle tecnologiche avanzate/digitali (24%). Il restante 7% delle imprese è, inve- ce, alla ricerca di figure professionali con altre specifiche caratteristiche. Attività di investimento La difficile fase economica che stia- mo vivendo oramai da più di tre anni, ma soprattutto l’incertezza sul- la sua evoluzione futura, sta con- dizionando significativamente tutti gli aspetti economici, finanziari e produttivi delle nostre imprese me- talmeccaniche. La quota di imprese rispondenti che prevede di attuare forme di investimento nei prossimi sei mesi è stata pari al 66%, per- centuale sostanzialmente invariata rispetto alla precedente indagine (67%). Con riferimento alle tema- tiche ambientali, nel 65% dei casi le attività di investimento avranno ricadute positive sia sul risparmio energetico sia sulla sostenibilità ambientale, mentre sale al 29% la quota di imprese che punterà prin- cipalmente sul risparmio energetico. Sono, invece, pari al 6% quelle che si focalizzeranno solo sulla riorganiz- zazione del processo produttivo e/o adozione di nuovi modelli di produ- zione; sull’utilizzo materie prime se- conde (es. recupero e riutilizzo scarti del processo produttivo); sul con- tenimento emissioni atmosferiche; riutilizzo/riciclo acque di scarico. Per quanto riguarda le altre aree di

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