TrM_455
22 trasmissioni meccaniche 455 • giugno / luglio 2023 Il cobot deve sempre ( e solo ) collaborare? MECCANICA Una riflessione sul ruolo dei cobot e sul loro utilizzo, sia come soluzioni collaborative in condivisione di spazio sia come automazione spostabile tramite il settimo asse di Rollon. Quali casistiche e configurazioni sono da preferire ELENA CASTELLO La domanda che da anni ci si pone quando si parla di automazione con i cobot è se questa possa considerarsi davvero ‘collaborativa’ oppure no. Chi approfondisce, ad esempio, il rapporto uomo-macchina, oppure si occupa di standard e certificazioni spesso si pone il quesito. Spesso nell’indagare la colla- boratività si osserva il rapporto tra uomo e macchina e si soppesano i fattori di sicurezza e rischio. È il caso in cui, ad e- sempio, si ragiona rispetto a cosa accade se una macchina si muove con eccessiva velocità accanto a un operatore, oppure se questi viene urtato inavvertitamente o, caso emblematico, se una macchina pur muovendosi a velocità adeguate alle operazioni che svolge e al carico che movimenta, stia montando un organo di presa o un utensile. In quel caso un urto accidentale può trasformarsi in un serio incidente. Standard e certificazioni Un’altra modalità per indagare la collabo- razione, e validarne gli scenari, è quella percorsa dagli esperti di standard e di certificazioni. I professionisti che operano in questo ambito e gli esiti che questi ri- portano provano a individuare percorsi e scenari che definiscano quando la situazio- ne produttiva possa definirsi collaborativa. Approfondire questi temi, tuttavia, non porta alla risposta alla domanda iniziale. E
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