Progettare 465
SPECIALE 91 progettare 465 • ottobre 2024 anche Pecorari -. Queste tecnologie offro- no vantaggi significativi come l’aumento della precisione nelle operazioni agricole, la riduzione dei costi operativi e l’ottimiz- zazione delle risorse. La nostra azienda ha investito in sistemi di automazione avanzati come il controllo automotive per migliorare le funzionalità delle macchine agricole. Attualmente stiamo sviluppando componenti per trattori autonomi e droni per il monitoraggio delle colture, che pos- sonooperare conunaminima supervisione umana, aumentando così l’efficienza e riducendo gli errori umani”. Elettrificazione nella trazione Un trend in crescitanellemacchine agricole è quindi rappresentato dall’elettrificazio- ne, che guida una significativa evoluzione nell’offerta delle aziende. “Stiamo svilup- pando una gamma di soluzioni ibride che possono essere installate sui macchinari agricoli e attrezzature che alimentano la trasmissione idrostatica oleodinamica con batterie ad alta efficienza - spiega Pecorari -. Queste soluzioni offrono molti vantaggi, come la riduzione delle emissioni di CO 2 , la diminuzione dei costi operativi a lungo termine e la riduzione del rumore, renden- do le operazioni agricole più sostenibili e meno invasive”. Per rispondere alla sfida specifica dell’elettrificazione delle macchi- ne agricole, in Hydac è nato un reparto ad hoc gestito da tecnici specializzati, ve- ro e proprio competence center italiano. “Questa divisione accoglie le richieste dei più svariati produttori - diceTibiletti -: che il veicolo si muova in acqua, su terreni non asfaltati o in centro città facciamo sì che il mezzo abbia il più basso impat- to possibile sull’ambiente, la società, il pianeta. Elettrifichiamo i veicoli affinché siano efficienti ed efficaci senza inquinare l’ambiente, non facciano troppo rumore e non sprechino energia, ma offrendo le massime performance. Che si tratti di un nuovo mezzo o di una conversione green, integriamo tecnologie all’avanguardia per raggiungerequesti obiettivi oggi edomani”. La divisone sviluppa partnership tecno- logiche con i costruttori, raccogliendo e analizzando in qualità di system integrator le specifiche esigenze e peculiarità di ogni macchina, supportando i costruttori nella scelta dell’architetturamigliore (BEV, Fchv). Portando efficienza nelle macchine, dal singolo componente, dai filtri alle batterie aimotori elettrici, sino al sistema completo, sistemi di sterzatura, blocchi di comando e via dicendo. Anche Spoto spiega quindi come il trend vada consolidandosi anno dopo anno, anche se non appaiono ancora chiari modi e tempi con cui l’elettrificazione caratterizzerà le macchine agricole a livello di produzione seriale: “Il futuro che vedia- mo è nella propulsione elettrica dei trattori e in una gestione ibrida (elettrico-idraulica) degli attrezzi, dove la linea di demarcazio- ne fra le due tecnologie potrebbe essere la soglia massima di potenza erogabile da ogni attrezzatura. In pratica, i trattori potranno essere ‘full electric’ o mantenere un’anima idraulica a seconda degli usi a cui sono destinati. Cogliendo l’evoluzione in corso, in Faster ci consideriamo progettisti e produttori di connessioni in una maniera sicuramente più universale rispetto ai de- cenni scorsi”. Un prodotto in via di sviluppo in Faster che testimonia questa vocazione è ‘Connection hub’, una multiconnessione manuale per il collegamento simultaneo di linee fluidiche ed elettriche, sia di segnali sia di alta potenza. Il rack di alloggiamento dei connettori elettrici è integrabile esterna- mente al blocco in alluminio al cui interno passano le linee fluidiche, ed è dimensio- nato per comporre in maniera modulare il set di connettori elettrici da inserire. “E’ un prodotto pensato per rappresentare l’inter- faccia unica di collegamento fra trattore e attrezzature di ogni tipo - spiega Spoto - ed è stato pertanto progettato per garantire flessibilità e modularità”. Sicurezza e uomo al centro Grande attenzione viene posta anche nel rendere le mansioni degli operatori meno gravose e più sicure, in linea con i principi di efficienza e sicurezza di Industria 5.0. “Dopo essere stata sin dall’inizio prota- gonista di Industria 4.0, proponendo nelle scorse edizioni di Eima le proprie soluzioni come tecnologie abilitanti I4.0, Hydac ha da subito abbracciato il paradigma di Indu- stria 5.0 agendo tecnologicamente su due livelli - diceTibiletti -: efficientando l’attuale tecnologia oleodinamica, e promuovendo la transizionedell’azionamentoda idraulico o termico a elettrico. Nel primo caso di efficientamento della già consolidata ole- odinamica, il focus va in particolare sulla sensoristica di condition monitoring che
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