Progettare 465

51 progettare 465 • ottobre 2024 SPECIALE MACCHINE UTENSILI zione tecnologiemeccaniche e produzione, del Politecnico di Milano, nonché membro del cts Musp, di Piacenza. Il Laboratorio Musp, fondato nel 2005, è dedicato allo studio delle macchine utensili e dei sistemi di produzione, le cui finalità sono la ricerca, la formazione e il supporto alle aziende del settore per sostenerne la competitività. Un paradigma umanocentrico “In questa fase storica dell’industria ma- nifatturiera - ha esordito Albertelli -, lo scenario dinamico dei modelli produttivi e i relativi sistemi, le macchine, si avvale fortemente dell’interconnessione di diffe- renti tecnologie, sia fisiche sia virtuali. Non ultimo, anzi è fondamentale, la centralità delle persone. Questo nuovo paradigma è indicato comeTransizione 5.0. L’aspetto u- manocentrico - tutela ambientale è la sfida futura”. Ma non è tutto. Albertelli sottolinea come la formazione sia uno degli aspetti importanti per l’industria manifatturiera. Musp ha vinto un bando della Regione Emilia-Romagna dedicato a questo tema. È innegabile che tra qualche anno, per motivi anagrafici, molti operatori usciranno dal mondo del lavoro. Operatori esperti con un bagaglio produttivo notevole. Ecco allora la sfida di trasferire queste conoscenze alle nuove generazioni. Una formazione diffe- rente rispetto al passato, più moderna, u- tilizzando strumenti di ultima generazione (digitali), al fine di rendere attrattivo un comparto maturo come quello metal- meccanico. Questa organizzazione mira a integrare i giovani tecnici con quello delle macchine, generando valore aggiunto dalla loro cooperazione. Innovazione concreta Siamo in periodo di Olimpiadi (l’articolo è stato redatto lo scorso agosto ndr), la gara tecnologica cui partecipare è quella appena illustrata. Allora è bene capire come organizzare il business e gli inve- stimenti per i prossimi anni. Se un tempo alcune soluzioni tecniche per la macchina utensile erano un optional, ora sono lo standard. “Se fino a qualche anno fa le soluzioni di integrazione erano limitate, costose e difficili da reperire, oggi non è più così - rimarca Albertelli -. Gestione dei dati, sensorizzazione, cloud, virtualiz- zazione dei processi, utilizzo dei dati di- gitali, manutenzione predittiva, ecc. sono tutti aspetti fruibili dall’utilizzatore grazie alla disponibilità di nuove tecnologie e piattaforme di automazione ampia e ac- cessibile, sia per le grandi aziende sia per le PMI”. E aggiunge: “La sfida futura sarà l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la gestione delle informazioni. Questa sarà la vera rivoluzione. Alcuni importanti vantaggi si sono già visti, non solo in fase sperimentale”. Si tratta di un cambiamen- to che andrà a impattare sull’aumento della flessibilità, qualità, efficienza e pro- duttività. Saranno tecnologie in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di sistema produttivo e organizzazione aziendale. “Un altro aspetto da considerare nella progettazione di una moderna macchina utensile è sicuramente il suo peso, le sue dimensioni geometriche - commenta Al- bertelli -. Questi aspetti fisici vanno a mo- dificare la gestione del sistema e del suo costo. Una macchina compatta occuperà meno spazio in officina e, se ‘leggera’, avrà prestazioni in termini di velocità di lavorazione migliori, oltre a un ridotto consumo energetico (sostenibilità ndr)”. Anche i materiali da costruzione saranno di grande importanza. È importante che la struttura della macchina utensile sia in grado di smorzare le vibrazioni, sia di facile manutenzione con accessi agli ope- ratori/manutentori comodi. Affidabilità e precisione sono ormai dati per scontati. Il comparto manifatturiero italiano sta vivendo una fase di profonda trasformazione con sostenibilità e digitalizzazione. Paolo Albertelli, docente del dipartimento di meccanica, sezione tecnologie meccaniche e produzione, del Politecnico di Milano nonché membro del cts Musp, di Piacenza.

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