Progettare 465

48 progettare 465 • ottobre 2024 MECCATRONICA dicato all’intero flusso produttivo, ossia la capacità di utilizzo, alimentazione me- diante robot e movimentazione tramite assi elettrici. Bialetti, oltre a richiedere modifiche dirette sulla macchina, necessitava di cambiare il metodo di trasporto. “Tra- mite i termoformati sviluppati insieme, i componenti dalla produzione vengono alloggiati e poi inseriti nella macchina - spiega Nicola Pelati, responsabile tecni- co in ABL -. Era infatti necessario capire se i termoformati potessero ospitare 10, 20 o più pezzi in contemporanea”. Un progetto che ha richiesto più di un mese di lavoro, in quanto sono stati revisionati tutti i disegni datati 1990 ar- rivando “ad aggiornare il sistema con il quale la produzione va a disporre gli oggetti lavorati, o semi-lavorati, per poi essere inseriti in macchina in modo au- tomatico - continua Nicola Pelati -. Qui entra in gioco un nostro importante plus: il controllo costante sulle attrezzature per evitare errori di presa oltre al corretto as- semblaggio delle parti che compongono la Moka. Un plus che nasce dal lavoro di ABL svolto in ambito automotive, dove è necessario prestare particolare attenzione al funzionamento di ogni singola parte, da qui l’esigenza di integrare automazione pneumatica ed elettrica”. Gestione software Per portare a termine il progetto di Bialet- ti, che ha comportato la realizzazione di una macchina ad hoc, sono stati utilizzati azionamenti con un certo livello di intel- ligenza, che permettono di controllare le diverse funzionalità della macchina. “La necessità principale era migliorare la performance nel cambio formato, di conseguenza è risultato fondamentare scegliere attuatori elettrici che consen- tissero di alloggiare prodotti di forme differenti”, racconta Nicola Pelati. A que- sto è stato aggiunta la semplificazione del cablaggio e della gestione software tramite soluzione Remote IO CPX-AP-I: “per chi fa macchina non standardizzate diventa fondamentale, infatti, sfruttare al meglio l’automazione elettrica per rispondere a richieste specifiche come queste - spiega Stefano Landi -. CPX- AP-I, infatti, è una soluzione flessibile e facile da integrare nei diversi PLC. È quindi possibile disporla lungo tutta la linea, anche a distanze importati, così da raccogliere i segnali e le attività della macchina”. L’attività svolta dimostra la grande ca- pacità di ABL di adattarsi alle specifiche esigenze, “sappiamo quanto sia impor- tante per i nostri clienti la flessibilità, così come riteniamo importante poterli supportare come partner a tutto tondo - spiega Nicola Pelati -. Dall’alimentazio- ne della macchina al prelievo dei pezzi finiti, fino al trasporto verso le altre aree dello stabilimento. Per questo avevamo bisogno di un partner come Festo, con il quale collaboriamo sin dall’inizio”. “Avere dalla nostra parte non un sem- plice fornitore ma un partner, come ap- punto ci piace definire Festo, in grado di mettere a disposizione prodotti tec- nologicamente all’avanguardia, un im- peccabile supporto tecnico e un sempre pronto servizio di assistenza - prosegue Luca Maiolo -. Ci ha consentito di rag- giungere l’obiettivo di realizzazione di una linea performante, completamente personalizzata e allo stesso tempo fles- sibile, oltre che ‘pensante’ e ‘parlante’”. Oltre alla gamma di prodotti e il costante sviluppo tecnologico, “abbiamo rivisto in Festo molti dei nostri valori - conclu- de Alessandro Torsoli -. La propensione all’innovazione porta le nostre realtà ad anticipare quanto ci riserva il futuro, così da lavorare insieme e realizzare macchi- nari in grado di rispondere alle richieste di mercato anche in base ai trend del momento. Lavorare con Festo per noi significa fiducia, completa trasparenza e una copertura globale della fornitura”. Per l’assemblaggio della Moka Bialetti, ABL Automazi- one ha realizzato una macchina ad hoc integrando soluzioni elettro-meccaniche di Festo.

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