Progettare 465

23 progettare 465 • ottobre 2024 specializzazioni locali e decentralizzare le attività di ricerca e sviluppo europee, per le soluzioni IoT, rispetto alla sede. “Quando si è presentata l’occasione siamo stati i primi e i più veloci a coglierla - raccontaMassimo Sanelli, General Manager di Hydac Italia -. La presenza vicino a noi, in Italia, di poli universitari di fama internazionale, fa sì che qui vi sia un bacino importante di compe- tenze da cui poter attingere”. Come noto, Hydac è già produttore di sensori di varie tipologie, di temperatura, di pressione, di livello, oltre a sensori smart realizzati da un apposito reparto in Hydac Electronic. Dalla sua nascita, il centro ha già completato lo sviluppo di un nuovo sensore di livello. “L’idea del centro di R&D italiano è ora quella di creare un sistema IoT che possa raccogliere i segnali forniti dai sensori sulle grandezze fisiche misurate, elaborarli preventivamente e portarli in cloud per colloquiare con dei sistemi sovraordina- ti per analisi anche da remoto... Questo nuovo centro rappresenta un’opportunità importante in termini di ampliamento del mercato. Sotto questo prospetto, l’Italia è un mercato aperto ai nuovi trend - spiega Sanelli - dove la flessibilità tipica delle no- stre PMI agevola uno scambio più diretto di know-how per sviluppare nuovi modelli di business. I costruttori italiani dimacchine sono degli interlocutori attenti ed esigenti nell’adozione di soluzioni innovative, ra- gion per cui se qualcosa viene ben recepita in Italia, potrebbe poter avere successo ovunque”. Sanelli ha quindi già iniziato a valutare alcuni ambiti applicativi di interes- se per la nuova tipologia di sensori. “In un impianto, un unico concentratore di segna- le stand alone consentirebbe di raccogliere ad esempio i dati su umidità, temperatura, livello, localizzazione, di quanto viene mi- surato – entra nello specifico il General Manager -. Questo consentirebbe di tenere sotto controllo le condizioni e la qualità del prodotto in modo continuo. Quindi sarebbe un importante valore aggiunto in tutti quei settori che hanno la necessità di controllare da remoto sia la posizione sia i parametri d’impianto. I moderni sistemi di manutenzione utilizzano, ad esempio, queste tecnologie”. Sistemi per l’elettrificazione Hydac Italia negli ultimi anni ha costituito al proprio interno anche un gruppo di lavoro sull’elettrificazione. “Ampliare le nostre competenze è parte della nostra storia. Noi andiamo oltre l’idraulica allargandoci ad esempio ai sistemi di sospensione, di sterzatura, sovraordinati da sistemi di con- trollo, monitoraggio e HMI, gestiti anche in remoto - dice Massimo Sanelli -. Oggi, l’elettrificazione per noi è un settore dalle enormi potenzialità, anchegrazie all’ingres- so nel Gruppo di nuove aziende e com- petenze che completano il programma di produzione. Siamo in grado di porci come system integrator sia per l’elettrificazione, con motori elettrici e batterie, sia per la parte di idrogeno e celle a combustibile per tutti i costruttori di mezzi off-highway”. Hydac Italia ha, infatti, costituito un team dedicato che si occupa di system integra- tion per soluzioni di elettrificazione, che collabora con i progettisti dei sistemi off road, come trattori, movimento terra, spaz- zatrici e macchine municipali o macchine speciali, e non solo. Diverse applicazioni sono già nate in al- tri settori come il navale e il mondo del truck, dei bus e dei treni. L’azienda ha già sviluppato molti sistemi per applica- zioni puramente in elettrico, ma è altresì impegnata sul fronte emergente dell’i- drogeno, lavorando ultimamente alla co- progettazione di mezzi con propulsione a celle a combustibile, occupandosi non solo Massimo Sanelli, General Manager di Hydac Italia.

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