Progettare 464

SPECIALE INDUSTRIA AEROSPACE 95 progettare 464 • settembre 2024 manifattura additiva in ottica aerospaziale secondo quattro linee guida principali: la progettazione, la certificazione, la soste- nibilità e la protezione. In questi quattro pilastri strategici, si inserisce l’integrazio- ne reciproca di processi produttivi finora distinti e fra loro separati a causa delle differenti storie di evoluzione tecnologica; si è parlato altresì di tecniche innovati- ve per la rigenerazione di materie prime volte al riuso dei materiali a fine servizio e per una maggiore indipendenza dalle forniture provenienti da aree geografiche recentemente sempre più instabili. Inoltre, si è preso in considerazione, in modo approfondito, delle tematiche inerenti la segretezza industriale e la protezione della proprietà intellettuale associate a metodi di produzione speciali come quello ap- punto della manifattura additiva. “Questi ambiziosi obiettivi necessitano di soluzioni tecnologiche innovative, che guardino a processi produttivi di nuova generazio- ne e cerchino di integrarli in modo effi- cace, affidabile, economico e scalabile industrialmente - osserva De Pasquale -. Proprio in questo senso, il progetto Mimosa porta alla produzione, sfruttando brevetti specifici del Politecnico di Torino, di strutture multi-materiale composte da leghe metalliche e materiali compositi senza elementi intermedi (adesivi o rivetti) mediante l’integrazione di manifattura ad- ditiva metallica, trattamenti superficiali al plasma e fibre di carbonio. A fine servizio, le strutture realizzate con la tecnologia Mi- mosa potranno essere rigenerate grazie a unprocessodi atomizzazione che riduce gli scarti metallici in polvere a granulometria e composizione controllate, che diviene unamateria prima secondaria per gli stessi processi di Additive Manufacturing”. Mimosa segnerà un passo in avanti deter- minante nell’applicazione della circolarità dei materiali e della produzione, poiché integrerà il riciclo e riuso dei materiali già a partire dalla fase di ideazione del prodot- to e del business. Il progetto prevede un nuovo concept design per la rigenerazione dei materiali al termine della vita operativa dell’aereo, una riduzione del peso (-51%), dei tempi di consegna (-65%) e dell’impatto ambientale totale del processo. Il ruolo di TÜV TÜV Italia svolge un ruolo cruciale nel ga- rantire che le tecnologie di manufacturing additivo siano impiegate efficacemente nell’aerospace e condivide le proprie com- petenze per migliorare la comprensione delle potenzialità e delle normative legate a queste tecnologie avanzate. “Mimosa è un progetto europeo - afferma Stefano Pa- squino, Qualitymanager, project manager e lead auditor divisione product service di TÜV Italia -, volto a contribuire in maniera efficace, concreta e sostenibile al rag- giungimento degli obiettivi dell’Unione Europea. Mimosa è stato valutato con il massimo del punteggio dalla Commissio- ne Europea testimoniando un ulteriore stimolo a utilizzare con impegno e serietà le nostre competenze per migliorare il settore aeronautico.TÜV Italia è associato al DAP (Distretto aerospaziale Piemonte) e questa esperienza incrementerà posi- tivamente il know how dei laboratori di Volpiano (TO)”. Da sinistra Stefano Pasquino, Sabrina Zapperi di TÜV Italia e Giorgio De Pasquale del Politecnico di Torino. Sistemi produttivi relativi al progetto Mimosa. Il progetto Mimosa, vuole trasformare la costruzione dei velivoli grazie all’uso congiunto di materiali compositi e metalli stampati in 3D.

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