Progettare 464

INCHIESTA 56 progettare 464 • settembre 2024 meglio le esigenze del cliente e crea un legame più stretto”. La manutenzione come servizio (MaaS) sta iniziando a muovere i primi passi anche per Cupini, aprendo interessanti scenari: “Esistono realtà che offrono contratti di manuten- zione coprendo tutti gli aspetti legati al mantenimento degli asset, spesso con formule di pagamento basate sull’uso effettivo di tecnologie e/o risultati at- tesi. Oltre alla manutenzione, vengono offerti servizi di monitoraggio remoto, analisi dei dati e consulenza per ottimiz- zare le performance”. La servitizzazione è al cuore anche del modello di busi- ness di SKF, per cui la vera scommessa è incrociare gli obiettivi della propria servitizzazione con quelli dei percorsi di servitizzazione dei clienti, offrendo a end user e OEM quanto appreso nelle proprie fabbriche e centri di sviluppo in materia di produzione di cuscinetti volventi e di affidabilità delle macchine rotanti. “Il passaggio alla servitizzazione è una evoluzione strutturale - dice anche Bianchi -, ma non sostituisce in alcun modo la produzione di componenti e relative applicazioni. Oggi si va infatti verso nuovi modelli di business che affiancano il valore materiale del bene e quello immateriale del servizio, con una domanda sempre più forte e definita. L’offerta di un’azienda di automazione industriale come Camozzi, che detiene il know-how tecnologico, si sta già evolvendo e ampliando verso logiche di ingegnerizzazione di soluzioni per il cliente, guardando alla consulenza a 360°: dalle analisi di fattibilità alla co-progettazione, alla produzione e in- stallazione dell’applicazione, fino a un service sempre più evoluto che include anche formazione tecnica”. Manifatturiero e formazione La sensibilità ai temi manutentivi è quindi per tutti trasversale ai vari set- tori industriali, essendo sinonimo di sicurezza ed efficienza. “Ad ogni modo, un settore molto sensibile alla manu- tenzione, compresa quella predittiva, è il life science, che deve essere sempre all’avanguardia sulle grandi sfide della sicurezza e qualità del prodotto - dice Bianchi -. Vi sono poi altri settori che richiedono un elevato grado di pulizia e sterilità, come il food e packaging. La manutenzione 5.0 è poi cruciale in automotive, se pur per motivi diversi legati al mantenimento della continuità del servizio per ragioni di efficienza e di costi”. Tra i settori industriali più sensibili ai benefici della manutenzio- ne, alla ricerca di affidabilità, riduzione dei costi e di spreco di materie prime, per Cupini figurano il manifatturiero, il petrolchimico, il food & beverage, la produzione di cemento, carta e ac- ciaio. Anche Festo vede quindi settori più sensibili di altri alle innovazioni in ambito manutentivo, come l’indu- stria farmaceutica e l’automotive, ma in generale riscontra un crescente e trasversale interesse su quasi tutti gli ambiti del manifatturiero. “Ovunque vi sia alto valore di produzione è sempre più strategico investire nell’efficienta- mento della manutenzione - concor- da Tosato -. Gli stop alla produzione rappresentano costi molto elevati per tutte le industrie che guidano linee produttive a elevato valore intrinseco, dovuti a produzione che si blocca, spre- co di materie prime, lavoratori fermi e ritardi nelle consegne”. Ferrari osserva quindi come le aziende più grandi siano più disposte a sperimentare approcci innovativi, mentre le realtà più picco- le o tradizionali preferiscono ancora strategie più semplici che richiedano minore competenza specifica. “In uno scenario che si fa più complesso, anche Soluzione web-based APPredict di SEW-Eurodrive per monitoraggio dei componenti tramite i dati vibrazionali. Manutenzione predittiva di motori e motoriduttori con sensori wireless e APPredict di SEW-Eurodrive.

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