Progettare 464

SPECIALE MANUTENZIONE 55 progettare 464 • settembre 2024 creava due situazioni: o si anticipava la sostituzione del componente, perdendo la possibilità di utilizzarlo al massimo della sua potenziale durata, oppure si rischiava di usurarlo oltre il guasto, creando il fermo macchina”. La stretta connessione con le tematiche ESG può quindi far da leva per accrescere la sensibilità verso la manutenzione co- me risorsa. “Oggi è molto interessante l’emergere del contesto ESG - osserva Ferrari - che impatta il futuro di tutte le realtà industriali che dovranno impron- tare le operations verso target di svi- luppo sostenibile. La manutenzione ha qui grande rilevanza, poiché consente di allungare la vita utile di macchine e impianti garantendo massima efficien- za, in un contesto etico di sicurezza operativa e riduzione dei rischi; inter- facciando inoltre principi di economia circolare come la riparazione, il riciclo, il riuso”. Obiettivi che devono inoltre essere tangibili e misurabili, da cui l’importanza della digitalizzazione e del condition monitoring. “Soluzioni che consentano di ridurre l’impatto ambien- tale sono sempre più richieste - dice anche Cupini -, spaziando da sistemi di lubrificazione automatici per ridurre e ottimizzare l’uso di lubrificanti, a siste- mi di condition monitoring a garanzia di un ciclo vita dei macchinari più esteso, fino a politiche di remanufacturing di componenti critici, come i cuscinetti volventi”. La manutenzione diviene per- tanto un asset chiave nell’evoluzione verso modelli di Industry 5.0, passando da costo necessario a leva strategi- ca per tutta l’industria, dice Bianchi: “Manutenzione 5.0 o predittiva diviene sinonimo di sostenibilità sia economica e ambientale, sia ‘professionale’, intesa come la capacità di consolidare proces- si produttivi che massimizzino sicurezza e benessere dei lavoratori”. In accordo, Tosato rimarca i benefici in termini sia di riduzione degli sprechi sia del mi- nore stress per gli operatori, che non lavorano più in regime di emergenza ma programmando le attività. Dal bene al servizio Trasformazione digitale e Industria 5.0 consentono quindi di offrire soluzioni sempre più flessibili, modulari e so- stenibili, verso un nuovo paradigma orientato alla servitizzazione. “La dema- terializzazione porta con sé cambiamen- ti nelle modalità di acquisto, dal bene al servizio - dice Tosato -. L’evoluzione verso la servitizzazione è sempre più sensibile, e anche la manutenzione si virtualizza e diventa più smart, garan- tendo un servizio più tempestivo ed efficiente da remoto anche ai clienti più lontani, rappresentando un asset stra- tegico per la manifattura italiana, che esporta circa l’80% della produzione”. La servitizzazione oggi risponde quindi a esigenze piuttosto pressanti nel mondo B2B, riflette Ferrari, dove l’investimento iniziale è una delle resistenze all’ado- zione di beni strumentali, ma anche perché permette di delegare al fornitore una serie di adempimenti di assisten- za, manutenzione ed eventualmente la fornitura di consumabili e ricambistica. “Ad oggi il ricorso alla servitizzazione è tuttavia ancora abbastanza marginale - continua Ferrari -, ma concordiamo con chi prevede una progressiva perdita di interesse verso l’acquisto di un bene e un aumento della propensione al servi- zio, o verso il prodotto + servizio. Una strategia win-win: l’acquirente paga solo l’effettivo uso del prodotto, e ha pertanto tutto l’interesse a ridurre gli sprechi; il fornitore è teso a prolungare la vita utile il più possibile, soddisfa La piattaforma Festo AX ‘Motion Insights Pneumatic’ analizza funzionamento e stato degli attuatori pneumatici. Analisi dati in tempo reale mediante AI nella piattaforma Festo AX ‘Motion Insights Pneumatic’.

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