Progettare 463

SPECIALE INDUSTRIA OIL&GAS 37 progettare 463 • giugno / luglio 2024 Bosch discende quindi anche un altro im- portantissimo trend: da qui al 2030 tutte le infrastrutture offshore potrebbero essere sottomarine, senza piùbisognodi costruire piattaforme galleggianti in superficie come avviene oggi. Il tutto comandato dalla terraferma mediante sistemi all-electric e cavi di trasmissione piùpiccoli ed efficienti, rendendo più snelle e meno costose le installazioni. Ottimizzazioni in digital twin L’efficientamento per le compagnie Oil&Gas passa quindi anche dalla digita- lizzazione, e un ruolo fondamentale e su più fronti hanno qui i gemelli digitali. “Il digital twin per Bosch è innanzitutto un modello digitale del prodotto, insito nel prodotto stesso, che effettua una raccolta continua dei dati di processo e dello stato del componente - spiega Kubacki -. I dati reali vengono continuamente confrontati con i dati del gemello digitale, e in caso di deviazione è possibile inviare un allarme come avvertimento evitando l’interruzione della produzione. Grazie ad AI e apprendi- mento automatico, i sensori digitali sono stati qualificati comeparte dell’algoritmodi controllo, in grado di assumere il controllo in caso di guasto dei sensori durante la vita del prodotto. Questi sensori digitali non si limitano a rispecchiare un sensore fisico, ma combinano diverse informazioni di processo all’interno dell’attuatore per ottenere una ridondanza digitale altamente precisa. Questo approccio consente un funzionamento affidabile anche se i sensori fisici, come quelli di posizione, dovessero guastarsi”. In prospettiva è quindi possibile immagine di fare a meno di sensori fisici, riducendo i possibili guasti a carico e rendendo le infrastrutture meno costose. Gemelli digitali e modelli 3D sono altresì uno strumento molto utile per abbrevia- re il time-to-market di nuovi prodotti, in quanto il fornitore può inviare all’OEM una versione digitale del componente da inte- grare nella piattaforma di controllo della sua macchina, verificando come questo andrà a interagire con la macchina stes- sa mentre il componente fisico è ancora in produzione. “La creazione di gemelli digitali degli impianti consente di simu- lare e ottimizzare le operazioni prima di implementare cambiamenti nel mondo reale - concordaSesino -, riducendo rischi e costi”. La capacità di fornire agli utilizzatori modelli digitali 3D dei componenti è molto importante anche per F.lli Tognella, come spiega Vicari: “Mettiamo a disposizione i disegni 3D di tutte le nostre valvole per i clienti, sia dei prodotti standard, disponi- bili direttamente nel nostro sito web, sia per le valvole customizzate. I progettisti possono così prendere il componente 3D e importarlo nel proprio impianto, e que- sto è molto apprezzato anche nel settore Oil&Gas in quanto comporta per loro un grande risparmio di lavoro nello sviluppo dei progetti”. Fonti alternative rinnovabili A portare una grande trasformazione nel settoreOil&Gas è infine l’ingressodi nuove applicazioni, volte a ridurre l’impronta di carbonio e a diversificare l’offerta con il contributo delle fonti rinnovabili. Elettrico, dunque, ma anche sistemi di carbon cap- ture and storage e applicazioni a idrogeno, che impongono nuovi sfidanti requisiti ai reparti tecnici dei fornitori di componenti. “Hydac da sempre segue attivamente il campo della produzione di energia da fonti alternative e rinnovabili - dice Barioni -. Abbiamo sviluppato prodotti specifici per rispondere al meglio alle necessità del mercato per la migliore efficienza e ri- spondenza alle richieste tecnologiche; ora vogliamo anche essere vicini alle realtà industriali che stanno sperimentando e accumulando esperienze e capacità. Con loro ci stiamo ‘sporcando le mani’ con le nuove forme di produzione e utilizzo dell’energia, e le relative esigenze tecno- logiche e normative, valutando con loro soluzioni e proposte con il supporto dei nostri prodotti, dei software di model- lazione e dell’esperienza, sia nel settore mobile che industriale”. In questo quadro Scambiatori a fascio tubiero Costante Sesino per alte pressioni per raffreddamento di idrogeno. Gli scambiatori ad alta pressione Costante Sesino possono gestire pressioni fino a 1.000 bar.

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