Progettare 461

26 progettare 461 • aprile 2024 PROGETTARE incontra Qualche esempio concreto? “Prendia- mo – racconta Di Martino – un lavoro presso un cliente del comparto au- tomotive, che deve mettere a punto un nuovo motore per inserirlo in una nuova vettura e ha bisogno di studiare tutta la parte meccanica inclusi basa- mento, teste cilindro etc. L’azienda dispone chiaramente di propri pro- gettisti, ma necessita di un partner esterno che sia in grado di sviluppare un modello 3D che, trattandosi di un motore a 8 o 12 cilindri, è piuttosto difficile da progettare e mettere in tavola. Ci vogliono infatti competen- ze specifiche e noi mandiamo nostri professionisti specializzati che, per due-tre anni, seguono ogni fase del progetto e, anche quando esso sarà terminato, garantiamo comunque un appoggio per la manutenzione”. Se, in- vece, la possibilità riguarda un lavoro ‘in house’, tutto avviene all’interno di Mechinno come può accadere per il rinnovamento estetico di una vettu- ra. “Ci occupiamo di tutto, interni ed esterni. In tale situazione, il cliente ci affida il restyling completo, che può comprendere paraurti, prese d’aria, cofano; insomma, tutto quello che con- tribuisce a dare un nuovo stile all’auto, a rivestirla con un ‘vestito nuovo’. Il lavoro, in questi casi, viene assegnato tramite un bando di gara e il fornitore che si aggiudica il contratto ha in capo l’intero progetto, dal concept (su input del cliente) fino alla consegna, con responsabilità propria in termini di qualità e tempistiche. Visione e sviluppi futuri Il 2024, per Mechinno, si è aperto in modo ‘abbastanza regolare’, sottolinea Di Martino, e piuttosto in linea con le aspettative. Nella famiglia di Mechinno è, tra l’altro, entrata da poco Lisa Bion- di, nuova sales director, proveniente da esperienze internazionali, che ha il compito di guidare la divisione com- merciale della società. Le persone, del resto, sono l’anima e il motore di Mechinno e alla nuova figura l’azien- da guarda con fiducia affinché possa contribuire al trend di crescita in modo significativo, sviluppando nuovi busi- ness e pratiche manageriali. “Quest’anno – riferisce Di Martino – punteremo molto sullo sviluppo del business nell’area della Lombardia, quindi, potenziando la nostra sede di Milano; inoltre saremo molto fo- calizzati sull’area prototipazione. Ci concentreremo, maggiormente nel cer- care di portare a casa progetti della tipologia ‘in house’, ovvero all’interno dei nostri uffici, una modalità che ci potrà permettere di far crescere più rapidamente le nostre risorse”. E poi c’è l’Accademy già avviata diversi anni fa, nella quale Mechinno ha strutturato in- ternamente un percorso di formazione: T.E.A.M. – (Training and Education in Automotive and Machinery), indirizzato a tutti i dipendenti Mechinno, in par- ticolare neoassunti, che siano giovani ingegneri o giovani periti, per i quali vengono strutturati appositi corsi dal taglio molto specialistico, rendendoli velocemente operativi. Anche perché il problema del reperimento di personale qualificato ormai è endemico e non accenna a risolversi, avendo assunto anzi i contorni di una vera e propria criticità, tanto che “a volte, noi azien- de, ci dobbiamo ‘rubare’ il personale l’un l’altra, ma è una pratica deleteria sotto vari aspetti”. E continua: “Perciò noi ci formiamo i nostri collaboratori trasmettendo loro quel che serve in ambito progettazione rivolta ai nostri clienti; quindi, attraverso un training ‘on the job’ li introduciamo sui vari progetti in essere. Questo – conclude il CEO di Mechinno – sicuramente ci aiuta nel farli crescere prima, dal punto di vi- sta professionale e delle competenze”. In Mechinno è presente un reparto dedicato alla stampa 3D.

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