Progettare 460

progettare 460 • marzo 2024 91 bordo, è possibile modellare la progetta- zione di navi sostenibili all’interno di un processo incredibilmente più semplice. Un futuro più autonomo Sono molteplici i settori in cui l’auto- mazione è in rapida crescita, e quello navale non fa eccezione. Circa un terzo dei costi operativi di una nave sono correlati all’equipaggio presente a bor- do dell’imbarcazione. L’intero settore, inoltre, sta sperimentano una diffusa carenza di marinai, a livello globale. Delegare a dei sistemi automatizzati lo svolgimento di determinate attività della nave può ridurre il numero di marinai necessari a bordo, riducendo così l’impatto della loro attuale carenza, nonché riducendo drasticamente i costi operativi. Per quanto attraente possa sembrare l’idea di una nave completa- mente automatizzata, capace di solcare in totale autonomia le acque del mondo, una automazione talmente avanzata da non avere bisogno di alcun equipaggio a bordo rimarrà probabilmente un so- gno riservato a un lontano futuro. Mol- te normative internazionali richiedono infatti la presenza di un equipaggio, anche limitato, a bordo delle navi, e navigare attraverso un oceano senza equipaggio è in effetti qualcosa di molto più rischioso, in caso di incidente. Nel caso si verificasse un guasto a bordo di una nave in mare aperto, una squa- dra di intervento inviata appositamente dalla terraferma impiegherebbe troppo tempo per arrivare sul posto, quindi la presenza di un equipaggio a bordo, seppur piccolo, sarebbe di importanza vitale per consentire di mantenere a galla la nave. Detto questo, le navi in servizio costiero, o le navi impiegate per la navigazione in acque interne, che rimangono entro i confini di un singolo paese o di una limitata area geografica, sono le migliori candidate per una pos- sibile automazione totale, o almeno per una più estesa automazione, rispetto alle loro controparti operanti in acque internazionali. In ogni caso, si prevede che nei prossimi decenni l’automazione si diffonderà ulteriormente all’interno dell’intero settore nautico. L’onda dell’automazione Il corretto funzionamento di navi mag- giormente autonome richiede che il di- gital twin dell’imbarcazione venga con- tinuamente aggiornato ricevendo, quasi in tempo reale, dati dettagliati prove- nienti dalle effettive attività operative. In presenza di equipaggi più ridotti, le compagnie di navigazione devono infatti avere il pieno controllo dell’imbarcazione in ogni momento, ricevendo tutti i suoi dati di funzionamento alla propria ba- se operativa sulla terraferma e devono poter eseguire simulazioni che aiute- ranno la nave a operare correttamente. Il digital twin è l’elemento in grado di fornire queste capacità, fungendo da unica fonte di verità per le compagnie di navigazione, allo scopo di monitorare continuamente tali navi semi-autonome e di poter reagire rapidamente nel caso qualcosa vada storto a bordo. Il digital twin consente alle compagnie di mante- nersi costantemente in comunicazione con le loro flotte di navi semi-autonome dislocate in tutto il mondo, garantendone la corretta conduzione nonostante le e- normi distanze. La digital transformation offre molte opportunità per migliorare il settore della nautica in modi tangibili ed economicamente vantaggiosi, che vanno dalla simulazione all’ottimizzazione della progettazione navale e all’addestramen- to dei marinai, fino all’aumento dell’inter- connettività e del livello di automazione della flotta. Le tecnologie descritte in questo articolo sono solo alcune delle numerose possibili applicazioni della tecnologia digitale nel settore nautico. Comunque, qualunque cosa accada, il futuro della nautica certamente risiede nella digital transformation. J. van Os, vice president per il settore nautico di Siemens Digital Industries Software. SPECIALE INDUSTRIA NAUTICA La digital transformation offre molte opportunità per migliorare il settore della nautica in modi tangibili ed economi- camente vantaggiosi: dalla simulazione all’ottimizzazione della progettazione navale e all’addestramento del perso- nale di bordo. Credits Getty Images

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz